Questa notte Harris e Trump si sfidano alle elezioni presidenziali Usa più incerte degli ultimi anni. Nella piccola Dixville Notch, dove si è già votato, è già pareggio. LifeGate seguirà i risultati dalla tarda serata.
Migranti, 114 bambini senza genitori salvati nel Mediterraneo
125 bambini, di cui 114 senza genitori, sono stati tratti in salvo al largo della Libia. Preoccupa il fatto che possano finire nei centri di detenzione.
In un solo giorno, il 27 aprile, 125 minori sono stati recuperati nel mar Mediterraneo, al largo della costa libica. Di questi, 114 non erano accompagnati da un genitore.
Il rischio è che le traversate aumentino durante l’estate
“È una cifra incredibilmente allarmante, la più alta registrata quest’anno e sicuramente una delle più elevate di sempre”, avverte Juliette Touma, direttrice regionale della comunicazione Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite che tutela i diritti dei bambini. “Siamo preoccupati che nei mesi a venire, con le temperature in salita e il meteo che migliora, una quantità sempre maggiore di persone, inclusi minori non accompagnati, proveranno a raggiungere l’Europa nella speranza di una vita migliore”.
I bambini potrebbero finire nei centri di detenzione in Libia
L’Unicef e altre associazioni umanitarie avvertono che la maggior parte dei minori salvati durante l’ultima operazione rischia di essere trasferita nei centri di detenzione in Libia e rimanere bloccata in un ciclo di abusi. Le stime indicano che circa 1.100 bambini si trovino in centri dove manca l’acqua potabile, dove non sono rispettate le basilari norme igieniche e non è garantita alcuna educazione, mentre violenza e sfruttamento sono all’ordine del giorno.
Il Mediterraneo è come “un obitorio a cielo aperto”
Il paese nordafricano “ospita” 51.828 bambini migranti e qualcosa come 14.572 rifugiati che non hanno raggiunto la maggiore età, in base ai dati dell’Unicef. Nonostante i pericoli e la pandemia, non è diminuito il numero di coloro che cercano di raggiungere l’Europa. Almeno 350 migranti, compresi dei bambini, sono annegati o risultano dispersi nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno.
L’appello ai governi
Per questo l’agenzia Onu ha lanciato un appello alle autorità libiche affinché trovino vie più sicure di quella marittima e si impegnino a salvaguardare il benessere dei minori; parallelamente l’appello è rivolto alle autorità europee perché si prendano cura dei migranti che approdano sulle loro coste e rafforzino i meccanismi di ricerca e salvataggio. Perché nessun bambino al mondo, nessun essere umano, dovrebbe essere lasciato solo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Grazie alla tecnologia lidar sono state scoperte migliaia di strutture maya in Messico. Ci sono ancora molte rovine sepolte nella giungla.
Per molte minoranze il dritto a scegliere tra Harris e Trump alle elezioni presidenziali Usa resta un percorso a ostacoli.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Continua l’assedio israeliano su Gaza nord, dove per l’Onu l’intera popolazione è a rischio morte. Nuovi missili contro l’Iran, mentre in Libano uccisi tre giornalisti.
Nel bacino di Kariba, in Zambia, c’è poca acqua a causa della siccità. Questo non permette di produrre elettricità e il paese è in balia dei blackout.
Dopo tredici anni di conflitto, la crisi umanitaria in Siria è una delle più gravi. Grazie anche al lavoro di WeWorld insieme alla cooperazione italiana, si cerca di dare strumenti agli studenti con disabilità per professionalizzarsi.