Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Migranti, 6.500 persone soccorse in un solo giorno nel Canale di Sicilia
Sono migliaia le persone messe in salvo in 40 operazioni di soccorso da parte della guardia costiera italiana. 6.500 per la precisione, tutte partite dalle coste Libia, esattamente a 20 chilometri dalla città di Sabratah, 80 chilometri da Tripoli. Uno dei numeri più alti registrate in un solo giorno. Migranti somali ed eritrei
Sono migliaia le persone messe in salvo in 40 operazioni di soccorso da parte della guardia costiera italiana. 6.500 per la precisione, tutte partite dalle coste Libia, esattamente a 20 chilometri dalla città di Sabratah, 80 chilometri da Tripoli. Uno dei numeri più alti registrate in un solo giorno.
Migranti somali ed eritrei
Secondo la Bbc, la maggioranza delle persone recuperate sarebbero di origine eritrea e somala, con bambini a bordo. E ciò accade in particolare per l’intensificarsi di conflitti interni. L’ong Unimondo scrive che: “ogni mese tra i quattro e i cinquemila eritrei cercano rifugio in Europa, oltre che Sudan ed Etiopia. Per avere un’idea, nel 2015, un quarto migranti sbarcati sulle coste italiane proveniva dall’Eritrea”.
Lunedì un altro salvataggio
Ad aumentare il numero delle persone, il salvataggio di lunedì scorso. In una sola giornata sono stati 1100 i migranti tratti in salvo nello Stretto di Sicilia, nel corso di 11 distinte operazioni di soccorso. “Si trovavano a bordo di 8 gommoni, un barcone e due barchini”, scrive la guardia costiera in una nota.
Quanti sono i migranti arrivati in Italia nel 2016
Secondo i dati aggiornati da Unhcr (Agenzia Onu per i rifugiati), sono 105.628 su un totale di 271.218 gli arrivi registrati in Italia in questa prima parte del 2016. Di questi il 29 per cento sono bambini, il 18 per cento donne e il 53 per cento uomini adulti. Numeri che si vanno a sommare a quel milione e più registrato lo scorso anno.
“La situazione globale è complessa. Non è una crisi a breve termine. La maggior parte dei rifugiati fuggono da conflitti. I governi devono aumentare gli sforzi per trovare soluzioni a lungo termine nei paesi di origine. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, recentemente adottati, sono il modello per un mondo in cui nessuno debba abbandonare la loro casa, per qualsiasi ragione”, dichiara Alia Al Dalli, direttore internazionale SOS Medio Oriente e Nord Africa.
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