Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
A Milano il primo nido vegano d’Italia
A Milano il primo nido vegano d’Italia: si chiama Naturà e propone un’offerta didattica sostenibile a 360 gradi
In rete se ne è parlato soprattutto come il primo asilo nido vegano d’Italia, ma quella di Naturà, nido famiglia recentemente aperto a Milano, è una filosofia che va oltre la semplice scelta dell’alimentazione su base vegetale. La struttura milanese, infatti, ha adottato la sostenibilità ambientale come proprio criterio principale a tutto tondo: arredi ecologici, giochi realizzati con materiali naturali, laboratori di riciclo creativo, attività all’aria aperto e pannolini lavabili, forniti dalla stessa struttura.
Tutto bio e a basso impatto
Ma è la dieta proposta ai bambini la caratteristica dell’offerta didattica del nido vegano Naturà che ha suscitato la maggiore curiosità e qualche dubbio. “I menù settimanali vengono studiati da una nutrizionista, utilizzando ingredienti locali e di stagione (al momento sul sito sono ancora disponibili i menù con prodotti invernali, ndr) e per quanto possibile autoprodotti – spiegano a LifeGate i responsabili dell’asilo milanese – Gli ingredienti usati sono tutti biologici, e cerchiamo di impiegare anche materie prime meno conosciute, per offrire una maggiore varietà e proporre piatti sempre nuovi”. La dieta dei piccoli alunni del nido Naturà non prevede integrazione di vitamina B12, nonostante la proposta completamente vegetale. “La scelta di non integrare dipende dal fatto che al momento i due bimbi che frequentano il nido non seguono un’alimentazione vegan anche a casa, per cui assumono vitamina B12 nei loro pasti casalinghi – precisano ancora dal nido – Qualora le cose cambiassero, sarebbe cura della nostra esperta alimentare assicurarsi che i piccoli assumano, a casa o all’asilo, la quantità sufficiente di questo micronutriente”.
La dieta vegana
Anche la composizione dei pasti tiene conto del fatto che i bambini non seguono una dieta vegana a casa, per cui potrebbe risultare sbilanciata e inadeguata se riprodotta in modo pedissequo o estesa anche ai pasti consumati di sera e nel fine settimana. “La cosa fondamentale è non affidarsi mai a diete fai da te o concepite per qualcuno che abbia diverse abitudini alimentari o esigenze nutrizionali rispetto a noi – dicono ancora dal nido vegano Naturà – Il nostro menù settimanale va bene per i bimbi che attualmente frequentano il nido, ed è stato ideato conoscendo le loro specifiche esigenze, attraverso periodici incontri con la nutrizionista”. La frequenza al nido, quindi, è possibile anche per bambini che a casa siano vegetariani o onnivori. “L’idea è quella di contribuire ad andare nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale, e questo secondo noi non poteva prescindere da un tipo di alimentazione, quella vegana appunto, che, oltre che essere cruelty free, è prima di tutto meno impattante sull’ambiente rispetto alla dieta onnivora. Al di là degli aspetti etici, la sostenibilità dell’alimentazione a base vegetale è il messaggio che vogliamo comunicare, aiutando le famiglie a conoscere anche ingredienti meno noti e garantendo ad esempio un’ampia alternanza tra i cereali proposti in tavola”.
L’offerta didattica sostenibile
Al di là del tipo di alimentazione, i gestori del nido vegano Naturà hanno scelto di formulare un’offerta didattica che sposi in toto il criterio della sostenibilità. I giochi si basano il più possibile sulla semplicità e sui materiali naturali, dal legno alla carta ai colori di origine vegetale, gli arredi utilizzati sono in legno certificato sostenibile e privi di vernici e impregnanti tossici. Il nido, infine, utilizza solo pannolini lavabili, forniti dalla struttura stessa, e detergenti ecologici per lo più fatti in casa con prodotti di uso comune come bicarbonato, aceto, acido citrico, acqua calda e oli essenziali.
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