A Milano l’integrazione si fa nelle biblioteche

Dallo scorso gennaio fino a giugno 2015 alcune biblioteche milanesi hanno aderito all’iniziativa “Incontri ravvicinati – Colmare le distanze, sfatare i pregiudizi: in biblioteca si può“, un progetto che per 18 mesi fa diventare questi luoghi non solo spazi culturali, ma anche di scambio, di incontro, di riflessione.   Le cinque biblioteche del Sistema urbano

Dallo scorso gennaio fino a giugno 2015 alcune biblioteche milanesi hanno aderito all’iniziativa “Incontri ravvicinati – Colmare le distanze, sfatare i pregiudizi: in biblioteca si può“, un progetto che per 18 mesi fa diventare questi luoghi non solo spazi culturali, ma anche di scambio, di incontro, di riflessione.

 

Le cinque biblioteche del Sistema urbano di Milano coinvolte nell’iniziativa sono quelle di Parco Sempione (zona 1), via Oglio (zona 4), via Fra Cristoforo (zona 5), Via Quarenghi (Gallaratese, zona 8) e Via Sant’Erlembaldo (Centro servizi biblioteche rionali).

 

I fili conduttori dell’iniziativa sono due: da un lato c’è il confronto tra detenuti e persone libere, dove la letteratura è vista come strumento di evasione, se non fisica, almeno emotiva e mentale e terreno di dialogo, punto comune per superare gli stereotipi; dall’altro c’è l’integrazione tra italiani e migranti, considerando la biblioteca come luogo fisico di incontro e scambio, di idee, di culture, di mondi.

 

Nello specifico, i temi saranno affrontati dalle “sqadre” bibliotecarie e da attori dell’associazionismo cittadino attraverso eventi, incontri, allestimenti, prodotti artistici, letterari e multimediali.

 

Per esempio “Oltre il muro”, dialogo tra la città e il carcere di Bollate attraverso i laboratori di scrittura Ti prendo in parola, è a cura della Biblioteca Parco Sempione, ABCittà e Teatro La Madrugada.

 

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Foto © Wikimedia

“Lasciami andare”, a cura di Biblioteca Oglio, Istituto Comprensivo “Cavalieri” di Milano e Teatro La Madrugada, vuole coinvolgere i ragazzi ospiti dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria e i loro coetanei residenti nella zona sud-ovest di Milano con laboratori tematici di lettura/scrittura, multimedialità e arte/immagine.

 

Biblioteca Fra Cristoforo e Fratelli dell’Uomo hanno invece curato Dentro e Fuori la Biblioteca, indirizzando i loro sforzi alle mamme ospitate, insieme ai loro figli da 0 a 3 anni, nell’Istituto di Custodia Attenuata per le Madri detenute (ICAM).

 

“Biblioteca finestra sul mondo” è invece il tema degli incontri alla Biblioteca Gallaratese, che cura gli eventi insieme a Fate Artigiane e Soleterre. In questo caso l’iniziativa è rivolta alle comunità migranti, con una particolare attenzione alle famiglie, alle donne e alle badanti di origine straniera che vivono il quartiere e frequentano la biblioteca.

 

Infine “Biblioteche in rete a San Vittore”, a cura di Centro Servizi Biblioteche Rionali, Fondazione Caritas Ambrosiana, Fondazione Casa della carità A. Abriani, Fondazione Culturale San Fedele, Sesta Opera San Fedele e Associazione Gruppo Carcere Mario Cuminetti, incoraggia la creazione di un sistema bibliotecario interno al carcere, dotato di procedure, norme e criteri in linea con gli standard bibliotecari cittadini.

 

L’intero progetto è promosso da Comune di Milano, con il Contributo di Fondazione Cariplo e Coordinamento generale Sistema bibliotecario urbano di Milano.

 

In copertina: foto © www.abacoforniture.com

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