La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Il Minnesota è in procinto di stanziare 900mila dollari da destinare ai proprietari di giardini che convertiranno i loro prati in habitat adatti alle api.
In tutto il mondo il numero di insetti è in drammatico declino, con un tasso di estinzione otto volte più rapido di quello dei vertebrati. Tra le specie più a rischio ci sono le api, la cui scomparsa rappresenterebbe una vera e propria tragedia per la nostra specie, poiché questi animali si occupano dell’impollinazione di oltre due terzi delle colture utilizzate per la nutrizione umana. Tra le aree più colpite dalla diminuzione delle api ci sono gli Stati Uniti, dove il numero di questi insetti si è quasi dimezzato in settanta anni. Proprio per cercare di invertire questa tendenza, il Minnesota ha deciso di stanziare un fondo per aiutare i proprietari di case con giardino a trasformare i loro prati in un habitat favorevole per le api.
Lo stato del Minnesota metterà a disposizione dei cittadini 900mila dollari per rendere i loro prati più attraenti per le api, in particolare per il Bombus affinis, rara specie di bombo endemica del Nord America, classificata in “pericolo critico” dalla Lista rossa della Iucn. Per avere accesso al fondo e partecipare all’iniziativa i proprietari di case dovranno piantare fiori selvatici e altre piante native. Il programma coprirà fino al 75 per cento delle spese di conversione del giardino, la percentuale sale fino al 90 per cento nel caso di abitazioni che sorgono in aree identificate come “ad alto potenziale” per il Bombus affinis.
L’obiettivo del programma, che sarà gestito dal Minnesota board of water and soil resources (Bwsr), è quello di restaurare le fonti di cibo per gli insetti impollinatori. Attualmente, ha fatto sapere la portavoce del Bwsr, Mary Juhl, manca ancora l’approvazione del governatore del Minnesota, Tim Waltz, e sono in fase di definizione le modalità del progetto, non è pertanto ancora chiaro come e quando i residenti saranno in grado di richiedere l’accesso al fondo, probabilmente entro la prossima primavera.
La perdita delle praterie autoctone e di altri habitat naturali, soppiantati dall’espansione dell’agricoltura e delle aree urbane, ha privato numerose specie animali, tra cui gli insetti impollinatori, di habitat fondamentali. Per innescare la rinaturalizzazione del Minnesota e favorire il ritorno della fauna selvatica, è necessario piantare quelle specie autoctone che sono andate perdute, come il trifoglio bianco, il serpillo, la prunella, l’Astragalus crassicarpus e il tarassaco.
Per offrire riparo e sostentamento alle api basta una spesa contenuta e bisogna cambiare la percezione di alcune specie vegetali, che non vanno più considerate come “erbacce” ed estirpate a vista. Ma, soprattutto, è necessario dire addio al tradizionale prato all’inglese. “I prati tradizionali sono diventati una delle più grandi monocolture del Minnesota – ha affermato Laurie Schneider, direttore esecutivo della Pollinator friendly alliance, organizzazione nata per proteggere gli impollinatori attraverso il ripristino degli habitat. – La diversità è la chiave”.
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