La Corea del Nord ha lanciato colpi di artiglieria verso due isole della Corea del Sud, che ha risposto con altri colpi. Cresce la tensione tra i due paesi.
La Corea del Nord ha lanciato almeno 23 missili verso la Corea del Sud
Un missile della Corea del nord è atterrato a 60 chilometri dalla costa della Corea del sud, varcando per la prima volta il confine tra i due paesi.
- La Corea del Nord ha lanciato almeno 23 missili, uno dei quali è atterrato a meno di 60 chilometri dalla costa della Corea del Sud.
- È la prima volta che accade da quando le due Coree sono divise dalla Linea di confine settentrionale.
- Seul ha risposto inviando tre missili che a loro volta hanno oltrepassato il confine con il nord.
Un missile nordcoreano è atterrato a meno di 60 chilometri dalla costa della Corea del Sud, varcando per la prima volta (e di 26 chilometri) il confine del 45esimo parallelo, dove è posta la Linea di confine settentrionale, la linea che di fatto separa la penisola coreana in due stati dal 1945.
Altri due missili lanciati da Pyongyang, capitale della Corea del Nord, sono caduti a 57 chilometri dalla città sudcoreana di Sokcho, sulla costa orientale, e a 167 chilometri dall’isola di Ulleung, dove sono scattate le sirene contro i raid aerei, costringendo le persone a spostarsi nei rifugi sotterranei.
Nonostante i missili non abbiano violato le acque territoriali, pur essendoci andati molto vicino, per il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è stata di fatto “un’invasione territoriale” e ha risposto ordinando il lancio di tre missili a sua volta oltre il confine marittimo.
La Corea del Nord ha lanciato almeno 23 missili
La Corea del Nord avrebbe sparato circa 100 colpi di artiglieria nel mar del Giappone dopo aver lanciato almeno 23 missili balistici e vettori di altro tipo in appena sette ore. È quanto ha riferito il Comando di stato maggiore congiunto di Seul, fornendo l’ultimo bollettino sulle attività militari straordinarie di Pyongyang.
I missili sono arrivati poche ore dopo che la Corea del Nord aveva chiesto agli Stati uniti e alla Corea del Sud di interrompere le esercitazioni militari su larga scala, affermando che “tale avventatezza e provocazione militare non possono più essere tollerate”. Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha ripetutamente affermato che le manovre militari sono prove di invasione.
Il lancio di missili è stato segnalato anche dalla guardia costiera giapponese, che ha affermato di non aver ricevuto segnalazioni di feriti o danni.
La minaccia del conflitto nucleare
“Il lancio di missili nordcoreani è insolito e inaccettabile, in quanto sono caduti per la prima volta, da quando la penisola è stata divisa, vicino alle acque territoriali sudcoreane”, ha affermato Kang Shin-chul, direttore delle operazioni del Joint Chiefs of Staff (Jcs) dell’esercito sudcoreano.
“I nostri militari non possono più tollerare l’atto provocatorio della Corea del Nord e risponderanno severamente ad esso in stretta collaborazione con gli Stati Uniti”, ha affermato il Jcs in una nota. Dal canto suo, la Corea del Nord ha minacciato di usare le armi nucleari per far pagare a Usa e Corea del Sud “il prezzo più orribile della storia” qualora dovessero far ricorso alla forza.
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