Miti, leggende e realtà. Il vampiro

Conte Dracula o semplice predatore notturno?

Bello non lo è senz’altro, ma se confrontato alla sua
raffigurazione fantastica, il vampiro è un animaletto del
tutto innocuo e rassicurante (almeno per l’uomo).

Il vampiro comune (“Desmodus rotundus”) è un pipistrello che
raggiunge una lunghezza di circa 7 cm, con un’apertura alare di
tutto rispetto che può arrivare a 40 cm, con abitudini
notturne come la maggior parte dei Chirotteri. Diffuso in America
centrale e meridionale, il vampiro comune passa la giornata nelle
grotte, nelle soffitte o nel cavo di grandi alberi, da dove esce al
calare del sole per procurarsi il cibo. A differenza di Dracula e
dei vampiri della fantasia, questo simpatico mammifero non si nutre
esclusivamente di sangue, ma si accontenta anche di altri alimenti
quali falene e insetti.
Quando trova un mammifero addormentato, però, non resiste
alla tentazione e con la massima discrezione si avvicina alla
vittima predestinata che generalmente non si accorge di a, grazie
al peso irrisorio del vampiro e alla sua delicatezza. Con i
taglienti incisivi pratica un piccolo taglio, da dove con la lingua
succhia fino a 20 millilitri di sangue che rende incoagulabile
grazie alle proprietà della sua saliva. Quando è
sazio se ne va, lasciando l?ignaro “donatore” ancora profondamente
addormentato.

Tra le diverse specie di vampiro conosciute, c’è anche il
singolare “acchiappamosche”, che grazie al battito velocissimo
delle ali è in grado di stare fermo in aria, in modo simile
ai colibrì.

Tra le abitudini particolari dei vampiri (e di molti altri
pipistrelli) c’è quella delle femmine di partorire tutte
insieme. La vampire dopo 4-6 settimane di gestazione, si riuniscono
in grandi colonie nel profondo di una grotta o in altri luoghi bui
e tranquilli, dove danno alla luce uno o due piccoli. I cuccioli di
vampiro nascono ciechi e nudi, ma dotati di potenti unghie con cui
si attaccano senza esitazione al ventre della mamma. Dopo tre
settimane sono in grado di compiere i primi voli e due mesi dopo
sono del tutto autonomi. Solo allora la colonia di mamme si
scioglie e le vampire tornano a casa.

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