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Quale animale per Babbo Natale?
Nel corso dei secoli il trasporto dei doni natalizi fu affidato a diversi animali: da un asinello a una slitta trainata da renne… volanti.
La leggenda di Babbo Natale prende
spunto da un personaggio molto simile realmente esistito: San
Nicola, che rinomato per la sua bontà, si dice distribuisse
cibo ai poveri.
Dopo la sua morte si diffusero numerose leggende. Una tra le
più famose è quella confermata da Dante nel
Purgatorio (XX, 31-33). In ogni caso San Nicola divenne nella
fantasia popolare portatore di doni, compito eseguito grazie ad un
asinello.
Nel 1500, dopo il periodo della Riforma, si ritenne di dover
dimenticare S. Nicola sostituendolo con un arzillo vecchietto
inglese, protagonista dei giochi dei bambini, chiamato “Father
Christmas” cioè Babbo Natale.
Il nome olandese del santo, Sinter Klass, venne importato in
America dagli immigrati e ben presto gli americani lo fecero loro,
chiamandolo Santa Claus.
Mai un personaggio divenne famoso tanto quanto Santa Claus: artisti
e poeti lo trasformarono gradualmente dal vescovo con il manto e il
cavallo bianco fino ai nostri giorni nel paffuto vecchietto
con la barba bianca, il manto e il cappuccio.
Ma chi trasformò il cavallo bianco nel branco di
renne? Pare che nessuno lo sappia!
Nel 1800 in una illustrazione di un libro, Babbo Natale compare
raffigurato con una sola renna e nel 1882 il Dr.Clement Clarke
Moore scrisse ai suoi figli una storia su Santa Claus nominando ben
otto renne volanti che lo aiutavano nel trasporto dei regali.
Un’eccezione? Ancora oggi in Svezia Babbo Natale compare nelle
diverse iconografie circondato da caprioli!
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