Aumenta regolarmente il numero di App che favoriscono nuove forme di mobilità. L’ultima arrivata è OC Green Walk, messa a punto in Italia da Osborne Clarke.
Mobilità, nel 2035 uno spostamento su cinque avverrà su mezzi non tradizionali
La mobilità sarà sempre più in condivisione, on demand o su micro veicoli. Ma il Boston Consulting Group avverte: “Serve una chiara direzione sistemica”.
Tra quindici anni la mobilità negli spazi urbani sarà sempre più all’insegna di auto e scooter in sharing, bici e monopattini elettrici e piattaforme on demand per prenotare un veicolo nel momento del bisogno. Gli spostamenti su mezzi non tradizionali, che lo scorso anno in Italia si sono attestati al 2 per cento, saliranno al 10 per cento nel 2030 e al 18 per cento nel 2035. Ma il risvolto della medaglia è che, in mancanza di una chiara direzione sistemica, la new mobility potrebbe persino peggiorare la mobilità urbana, ad esempio cannibalizzando il trasporto pubblico. Il quadro emerge dallo studio “Solving the Mobility Challenge in Megacities”, realizzato dal Boston Consulting Group che ha intervistato anche duemila persone a Pechino, Boston, Londra e Mosca.
La mobilità urbana è una sfida cruciale del prossimo decennio
La mobilità urbana rappresenta una delle principali sfide del futuro, come dimostrano i numeri: stando a una stima delle Nazioni Unite, entro il 2030 le megalopoli ospiteranno più di 750 milioni di persone (+35 per cento rispetto ad oggi). Se a questo dato aggiungiamo che, secondo il World Economic Forum, il numero di auto in tutto il mondo nel 2040 sarà pari a 2 miliardi, è chiaro che la pressione esercitata sulle reti di trasporto è destinata inesorabilmente ad aumentare.
Alcune grandi metropoli europee si stanno già attrezzando: è il caso di Barcellona, che con il sistema dei “superblocchi” punta a togliere spazio pubblico alle auto per consegnarlo ai pedoni; oppure di Parigi, dove il sindaco Anne Hidalgo ha promesso – in caso di rielezione – di imporre un limite di velocità di 30 chilometri orari in tutta la città e di dimezzare i parcheggi nelle strade. Lo studio del Boston Consulting Group dimostra come i consumatori siano disposti a scegliere potenziali modalità di trasporto alternative, a patto che siano efficaci; la pandemia ha modificato le loro preferenze nel breve termine (ad esempio il 37 per cento degli intervistati è diventato più propenso a possedere un’auto) ma in una prospettiva di medio-lungo periodo emerge chiaramente l’apertura verso le nuove forme di mobilità.
Domanda e offerta vanno coordinate in maniera efficace
Per Fabio Cancarè, associate director del Boston Consulting Group, “sviluppare un piano che includa sia l’ambizione di lungo termine che target di breve termine specifici e misurabili, investire in competenze tecnologiche, creare una governance efficace e sviluppare partnership pubblico-privato di successo sono gli step che le amministrazioni locali devono compiere per rivoluzionare la mobilità urbana”.
Lo studio evidenzia che le metropoli hanno bisogno di un “orchestratore” che metta ordine al caos dei trasporti, gestendo la frammentazione della mobilità e garantendo che operatori pubblici e privati lavorino insieme in modo efficace. Da un lato servirà un sistema integrato di gestione che riunisca i dati di tutte le modalità di viaggio e delle infrastrutture di trasporto della città; dall’altro lato occorrerà un’interfaccia digitale per i clienti, ossia una piattaforma che combini tutte le opzioni di trasporto disponibili nell’area urbana. Il controllo di questi due elementi permetterà di ottimizzare il sistema di trasporto e di soddisfare le esigenze dei consumatori, che potranno prenotare un viaggio efficiente e personalizzato che coinvolga più modalità attraverso un’unica piattaforma.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Aumenta la vendita di auto elettriche ma siamo ancora lontani dalla media europea. Crescono le colonnine di ricarica e si arresta l’ascesa delle e-bike.
L’Italia arranca rispetto al resto d’Europa sulle strade scolastiche, che possono contribuire a sviluppare una mobilità sostenibile e a zero emissioni. Vediamo come.
I dati del Rapporto nazionale sulla sharing mobility: il numero dei viaggi supera del 77% quello del 2019, con il 95% dei mezzi a emissioni zero. Mentre sul ruolo dell’auto si aprono nuovi scenari.
Via libera al nuovo Codice della strada voluto dal ministro Salvini. Dalle multe per chi usa il cellulare alla guida agli autovelox, ecco le novità.
Dal 2019 diminuiscono i viaggi brevi in auto e aumenta la velocità media per la minore congestione delle strade. Milano e Bologna i centri più virtuosi.
Il Barometro della guida responsabile della Fondazione Vinci Autoroutes evidenzia molte cattive abitudini al volante, soprattutto da parte degli under 35.
Intervista a Edoardo Cosenza, assessore alla mobilità del Comune di Napoli: “Bus elettrici, piste ciclabili e mezzi in sharing, ecco come ci muoveremo”.
Intervista a Giuseppe Galasso, assessore alla mobilità del Comune di Bari: “Puntiamo su pedonalizzazioni, trasporto pubblico e mezzi in sharing”.