La mobilità sostenibile avanza in Italia (soprattutto) grazie a bici e aree pedonali

Un report curato dal Snpa fotografa gli sviluppi della mobilità sostenibile. Salgono le auto ibride ed elettriche, cala il trasporto pubblico locale.

Sia pur a piccoli passi, la mobilità sostenibile avanza e migliora la vivibilità in molti capoluoghi di regione italiani. Un trend positivo stimolato soprattutto dalla mobilità dolce, il settore in cui i miglioramenti risultano più evidenti. A tracciare il quadro è il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente con il report “Città in transizione: i capoluoghi italiani verso la sostenibilità ambientale”; uno studio che, per la prima volta, presenta una lettura dei trend ambientali delle 20 città capoluogo e di Bolzano, nell’arco temporale di cinque anni, attraverso tre chiavi di lettura: vivibilità, circolarità e resilienza ai cambiamenti climatici.

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Due corsie per le bici e una per i pedoni, per favorire la mobilità sostenibile. Foto © Piyanat Thongsuk / EyeEm

Piste ciclabili e aree pedonali: la mobilità dolce

Sono in particolare le piste ciclabili ad aumentare nella gran parte delle realtà prese in esame. Valori record si registrano a Torino, che nel 2019 mette a disposizione dei cittadini 166 chilometri di piste ciclabili su 100 chilometri quadrati di superficie, seguita da Milano e Bolzano, entrambe con oltre 100 chilometri di corsie dedicate alle due ruote. Se sono significativi i progressi di città come Genova, Cagliari, Bari, Firenze, Catanzaro e Palermo, non mancano realtà dove le ciclabili sono in diminuzione (Campobasso) o addirittura inesistenti (Potenza).

Per quanto riguarda la disponibilità di aree pedonali, con 510 metri quadrati ogni 100 abitanti a primeggiare nettamente è Venezia, favorita dalla sua particolare conformazione geografica. Fa eccezione anche Firenze con 110 metri quadrati. Restano invece ampiamente sotto “quota cento” tutti i restanti comuni del campione, con valori inferiori a 10 metri quadrati solo per Genova e Aosta. La tendenza generale è per l’aumento di aree pedonali: negli ultimi dieci anni, Trento ha fatto registrare un incremento del 495 per cento e Bari del 227 per cento; ma anche in questo caso esistono città (Bolzano, Roma, Catanzaro e Cagliari) che hanno registrato dei passi indietro.

Vendite raddoppiate in Italia per le auto elettriche © Carsten Koall/Getty Images

Auto ibride ed elettriche e trasporto pubblico locale

Sul fronte della diffusione di mezzi a basse emissioni inquinanti, Bologna è la città che registra i progressi più significativi nel prediligere auto elettriche e ibride, passando da poco più dell’1 per cento del 2015 a oltre il 5 per cento del 2020. Milano (4 per cento) si colloca al secondo posto, mentre nonostante l’andamento positivo restano ancora sotto l’1 per cento Catanzaro, Campobasso Potenza, Palermo e Napoli. La qualità dell’aria mostra qualche segnale favorevole, soprattutto per il particolato atmosferico e il biossido di azoto, diminuiti nel periodo 2013-2020 in molti dei capoluoghi monitorati.

Allo stesso tempo, il report riscontra la diminuzione in molti comuni della domanda di trasporto pubblico locale dal 2011 al 2019: Aosta (-61 per cento), Perugia (-43,8 per cento) e Roma (-43,2 per cento) sono le realtà più impattate, mentre Torino mostra un incremento che supera il 40 per cento. Con 844,1 passeggeri annui per abitante Venezia si rivela il comune con i valori più elevati, seguita da Milano che, seppur in diminuzione, mostra numeri ancora considerevoli (533,8); sono infine sotto i 20 passeggeri annui per abitante Aosta (12,5) e Potenza (18,5).

 

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