Mobilità sostenibile e car sharing: come cambiano le città secondo gli esperti

Durante un talk organizzato da Lynk & Co e LifeGate a Milano, si è parlato di mobilità del futuro ed elettrificazione dei trasporti.

  • Smart city, noleggi in sharing e mobilità sostenibile sono concetti sempre più diffusi, anche fra i cittadini italiani. Quanto manca alla loro completa adozione e rappresentano delle soluzioni affidabili?
  • Durante un evento al Club Lynk & Co di Milano, esperti del settore hanno provato a rispondere a queste domande; si è discusso di elettrificazione, condivisione dei mezzi e altri temi al centro dei trasporti del presente e del futuro.
  • Con 107.000 bici, scooter e monopattini in circolazione, l’Italia sta assistendo a una trasformazione nella sua infrastruttura di trasporto.

Mobilità sostenibile in uno spazio inclusivo: il 18 ottobre 2023, nel Club Lynk & Co a Milano, è andato in scena il talk “Mobilità elettrica vuol dire città più sostenibili?”, organizzato da LifeGate insieme a Lynk & Co. L’incontro è stata un’occasione per discutere sul tema della transizione nel campo della mobilità, fra elettrificazione dei mezzi e servizi di sharing mobility. Indipendentemente dalle opinioni, è evidente che la mobilità sostenibile sta guadagnando terreno. La sua potenziale idoneità come soluzione principale per il trasporto urbano rimane però un argomento aperto, e su ciò si sono concentrati gli interventi dei partecipanti: Alain Visser, CEO Lynk & Co; Sergio Savaresi, Professore di automazione nei veicoli al Politecnico di Milano e Silvia Bollani, esperta di sicurezza e sostenibilità di Altroconsumo. Ha moderato il giornalista Chief mobility editor di LifeGate Roberto Sposini.

I dati sulla mobilità sostenibile in Italia

La mobilità sostenibile è ormai una realtà sempre più rilevante in Italia. Le statistiche recenti indicano che la sharing mobility continua a crescere, con il 95 per cento delle opzioni di trasporto con emissioni zero. Attualmente, circolano sulle strade italiane ben 107.000 bici, scooter e monopattini, veicoli leggeri, poco ingombranti e amici dell’ambiente. Inoltre, i noleggi di veicoli in modalità “free-floating” sono aumentati del 41 per cento nel 2022. La percorrenza media di ciascun noleggio è aumentata dai 7,4 km del 2019 ai 12,2 km del 2022, mentre la durata media del noleggio è triplicata, passando da 32 minuti a 109 minuti. Ciò dimostra che sempre più persone stanno adottando questi servizi per spostamenti più lunghi, rivelando un cambiamento nei modelli di business e nell’orientamento degli utenti. Fra le realtà al centro della transizione, c’è Lynk & Co, che ha lanciato una membership mensile, simile agli abbonamenti streaming di musica e contenuti, attraverso la quale i soci possono sfruttare al massimo la propria auto. “Ci sono troppe marche di auto mentre il mondo ha bisogno di mobilità migliore. Il nostro punto di partenza non era creare una casa automobilistica, bensì un brand di mobilità. Può sembrare strano, ma il nostro obiettivo è ridurre il numero di auto al fine di utilizzarle meglio” ha detto durante il talk Alain Visser, CEO di Lynk & Co.

L’evento si è svolto nel Club milanese del mobility brand. In Italia è presente un altro spazio a Roma; i Club Lynk & Co sono luoghi dove innovazione, sostenibilità e curiosità trovano il loro spazio: “Vogliamo che le persone condividano le loro auto il più possibile, quindi dobbiamo dare accesso alle nostre auto in molte maniere, in modo flessibile”, aggiunge Visser. Secondo l’Osservatorio Nazionale dello Stile di Vita Sostenibile di LifeGate, c’è un aumento significativo dell’interesse degli italiani verso tematiche ambientali legate ai trasporti. Otto italiani su dieci si mostrano interessati alle questioni legate alla sostenibilità, il dato più alto mai registrato, con un aumento del 36 per cento rispetto al 2015. Attualmente, ben 39,5 milioni di cittadini italiani sono coinvolti in uno stile di vita sostenibile. Questo rappresenta il livello più alto fin dal 2015, quando è iniziata la ricerca annuale condotta da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR. I cittadini sono quindi maggiormente consapevoli, anche delle difficoltà nell’approcciarsi alle novità: “Le persone esitano a lasciare l’auto privata a causa della mancanza di alternative diffuse e per le preoccupazioni sulla sicurezza. La congestione stradale e il problema dei parcheggi derivano da una eccessiva presenza di auto. Ridurre il numero di veicoli e promuovere modalità di trasporto leggere e condivise contribuirebbe a migliorare la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana”, ha spiegato Silvia Bollani, esperta di sicurezza e sostenibilità di Altroconsumo.

I cittadini si interessano all’ambiente

I dati testimoniano il crescente consenso della popolazione italiana nei confronti di uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente. La mobilità sostenibile è chiaramente una parte essenziale di questo cambiamento, poiché offre soluzioni di trasporto ecologiche e convenienti. Tuttavia, difficoltà strutturali e tradizioni del passato vincolano ancora molti cittadini all’uso dell’auto privata. “Abbiamo 60 milioni di abitanti e 45 milioni di automobili praticamente inutilizzate; i dati dicono che si percorrono meno di 10 mila chilometri l’anno per automobile e che nell’ora di punta solo il 10 per cento delle auto sono utilizzate; quindi di fatto sono degli oggetti costosi che sono lì a far nulla.” – ha detto Sergio Savaresi, Professore di automazione nei veicoli al Politecnico di Milano – “L’elettrico è un punto di arrivo, ma oggi l’elettrico con la mobilità a proprietà privata non c’entra più niente. Manca la capacità delle auto di spostarsi da sole nella città: se io tra 5 minuti ho bisogno di un’auto, la devo poter chiamare, deve arrivare qui. Per ottenere massima efficienza, la sequenza chiave non inizia con l’elettrificazione, bensì con le auto autonome. Successivamente, la condivisione si sviluppa su diverse scale temporali, prima di giungere all’elettrificazione. Questo significa che l’innovazione principale che abilita questa transizione è l’auto autonoma, non l’elettrico. Immaginando un futuro a 20-30 anni, vediamo un panorama con auto elettriche, condivise e autonome“.

Le conclusioni del talk indicano che, sebbene ci sia ancora un cammino da percorrere per diffondere ulteriormente i veicoli elettrici, l’interesse per la mobilità sostenibile e le città intelligenti è in costante crescita, suggerendo un futuro promettente per il settore della mobilità eco-sostenibile in Italia. La combinazione di una maggiore consapevolezza ambientale e l’adozione di nuove tecnologie potrebbe portare a ulteriori miglioramenti nella mobilità nel prossimo futuro, ma tutti gli stakeholders devono allinearsi per condividere una visione equa e sostenibile.

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