Mobility Revolution test, Ford Puma Eco Boost Hybrid. Il video, la prova e tutti i dettagli

Ford Puma, arrivata da poco ha già scalato la classifica delle ibride più vendute d’Italia. I punti di forza: efficienza, consumi ridotti, piacere di guida e una linea che ha già conquistato molti consensi.

Chi avesse in mente l’omonimo modello degli anni Novanta rimarrà sorpreso. Di quella Puma, una piccola coupé con velleità sportive, non è rimasto che il nome. Il resto è tutto inedito. A partire dalla carrozzeria che ha assunto le forme di un moderno crossover compatto, una delle tipologie di auto più richieste dal mercato. Poi tanta efficienza e tecnologia. Ford Puma, nella versione Eco Boost Hybrid, in particolare, è la più virtuosa del listino, con un sistema mild hybrid capace, fra l’altro, di “addormentare” uno dei 3 cilindri del motore a benzina quando non serve. In sintesi: efficienza, consumi ridotti, piacere di guida elevato e una linea esterna che ha conquistato da subito molti consensi sono le caratteristiche che emergono, le stesse che hanno già convinto molti italiani. Tanto che Ford Puma si è conquistata il titolo di ibrida più venduta nei primi sei mesi del 2020. Prima di lasciarvi alle nostre considerazioni e alla prova approfondita, in un video vi raccontiamo Ford Puma Hybrid in sintesi, in contesti urbani e durante i weekend nella natura, due situazioni che ne riassumono bene le caratteristiche versatili, tipiche dei crossover.

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Le caratteristiche di Ford Puma Hybrid in sintesi:

  • Modello: 1.0 EcoBoost Hybrid 155 CV ST-Line X
  • Tipologia: mild hybrid
  • Emissioni*: CO2 101 g/km
  • Consumo di carburante*: 4.4 L/100 km
  • Prezzo da: 22.750 euro
  • Ecobonus governativo: Si
  • Segmento: crossover compatto
  • Trazione: motore benzina 1.0, 3 cilindri, motore elettrico starter/generatore da 11,5 kW, batteria ioni-litio da 48 Volt, potenza: 155 CV
  • Dimensioni (lxlxa): 4.186, 1.805, 1.537 mm
  • *dati dichiarati dal costruttore

L’attenzione all’efficienza. E alla praticità

Noi abbiamo provato la versione ibrida più potente, quella con 155 cavalli, nell’allestimento sportivo ST-Line X. E qui arriva la prima sorpresa di Ford Puma Hybrid. Non ci si aspetta che un motore di cilindrata così ridotta (1.0 cc turbo, 3 cilindri) possa essere così piacevole. Abbinato a un secondo motore elettrico, alimentato da una batteria agli ioni di litio a 48V, seppur il mild hybrid rappresenti “solo” lo scalino di accesso alla tecnologia ibrida, offre livelli di efficienza in termini di consumi molto interessanti; dai 4,4 litri per 100 chilometri dichiarati si arriva nell’uso reale a più realistici 5,5 litri, comunque un ottimo risultato. A questo si aggiunge una guida quasi sportiva, con la possibilità di scegliere fra cinque programmi che privilegiano efficienza e consumi o prestazioni, il cui effetto è molto avvertibile. Il cambio per il momento è manuale a 6 marce, ma presto sarà disponibile anche un automatico a 7 marce, sicuramente la scelta migliore per chi predilige un maggior comfort e serenità di guida. Fra le curiosità di Ford Puma, un vano nascosto sotto il bagagliaio: lavabile, dotato di uno scarico per l’acqua, abbastanza ampio, permette di riporre oggetti sporchi come gli scarponi da trekking dopo una gita in montagna. Oltre all’efficienza, Ford Puma offre molto anche in termini di sicurezza, sia attiva grazie alle numerose tecnologie di assistenza alla guida, sia passiva, quest’ultima valutata con le 5 stelle EuroNcap, il massimo riconoscimento.

Ford Puma Hybrid ripresa dal drone nelle campagne dell’Oltrepo pavese durante il nostro test drive. ©LifeGate

Cos’è e come funziona il sistema mild hybrid di Ford Puma

Spazio, soluzioni intelligenti come l’apertura del portellone elettrica senza l’uso delle mani (basta un movimento del piede), dimensioni compatte (è lunga 4 metri e 18) adatte anche alla città dove, per chi teme le manovre, c’è anche un sistema di parcheggio automatizzato che prima vi aiuta a identificare uno spazio adeguato (pasta inserire l’indicatore di direzione sul lato in cui volete parcheggiare) e poi, senza l’uso delle mani, compie in modo autonomo le manovre necessarie. Il tutto, come anticipato, potendo contare sulla tecnologia mild hybrid, che pur non consentendo l’utilizzo in mobilità elettrica permette di recuperare e stoccare l’energia durante le decelerazioni o in discesa grazie a un motore elettrico/generatore e a una batteria agli ioni-litio da 48 volt. Energia che, una volta stoccata, viene utilizzata dal sistema per “aiutare” il motore a benzina, soprattutto in accelerazione, un effetto molto ben avvertibile alla guida di Puma, che risulta particolarmente fluida da guidare. Lo stesso sistema ibrido alimenta la funzione start&stop che spegne il motore non solo nelle soste al semaforo, ma anche nelle decelerazioni. Inoltre, questo sistema, secondo le stime di Ford, permette una riduzione dei consumi fino al 9 per cento.

Efficienza e molta sicurezza attiva; Ford Puma Hybrid ha ottenuto le 5 stelle EuroNcap. ©LifeGate

Quando non serve un cilindro si “addormenta”

Fra le soluzioni offerte dal sistema Eco Boost Hybrid di Puma c’è la cosiddetta tecnologia di disattivazione dei cilindri. Alla guida non ci si accorge di nulla, ma succede ogni volta che non è richiesta la piena potenza: il sistema arresta automaticamente uno dei cilindri per ridurre consumi ed emissioni. Perché non ci si rende conto di nulla? L’arresto – su cui chi guida non può intervenire in alcun modo – avviene in 14 millisecondi, circa 20 volte più velocemente di un battito di ciglia. Quello su cui invece si può intervenire è lo stile di guida, scegliendo fra cinque modalità. In Ford lo chiamano Drive modes, di fatto è un pulsantino vicino al cambio che permette di selezionare lo stile di guida più adatto alla situazione. Normal, Eco, Sport, Slippery e Trail solo le opzioni, il cui senso è intuibile. Alla guida di Puma la differenza si avverte molto, anche perché il sistema non agisce solo sulle prestazioni, ma anche su acceleratore e sterzo. O sul controllo della trazione se si sceglie il programma Trail, adatto agli sterrati. Molto piacevole anche l’interfaccia grafica di questo sistema che dal verde dell’opzione Eco all’effetto “glaciazione” del programma Slippery mostra a chi guida l’opzione selezionata nel quadro strumenti.

Nella dotazione di Ford Puma Hybrid anche il parcheggio automatico che permette di affidare all’auto tutte le manovre, senza dover toccare il volante o i pedali. ©LifeGate

Ford Puma Hybrid, compatta e connessa

Passo lungo (lo spazio fra le ruote davanti e quelle dietro per capirci), tetto e seduta rialzati, ma dimensioni esterne compatte. Ecco come si ottiene una buona abitabilità senza eccedere nell’impronta a terra di un’auto. Ford Puma, pur ricordandone le forme, non ha le caratteristiche di molte suv. Fuori ha le dimensioni di un’auto compatta. Dentro, ci sono versioni che offrono rivestimenti dei sedili rimovibili e lavabili, pensati per famiglie e pet lovers. Ci sono sedili e volante riscaldabili. Anche il parabrezza si riscalda grazie a una resistenza interna, una soluzione che nei climi freddi permette lo sbrinamento del vetro in tempi decisamente inferiori. Comodi la ricarica wireless per lo smartphone, i sistemi Apple car play e Android auto, lo schermo touchscreen centrale e l’hot spot wi-fi per 10 dispositivi. Per chi ama la musica, notevole il sistema audio Bang&Olufsen con 10 diffusori e subwoofer.

Sotto il vano di carico una pratica vasca in plastica lavabile con acqua (c’è anche uno scarico), utile per riporre gli scarponi da trekking o oggetti sporchi. ©Ford

Pensata anche per i pet lovers

Questa versione ST-Line X è la più sportiva, sia dentro che fuori. Lo spazio sorprende: bagagliaio ampio e modulabile e seconda fila dei sedili reclinabile permette di trasportare anche oggetti ingombranti. Per chi ha un cane, comoda la cappelliera posteriore in tessuto, più facile da rimuovere e stipare, i rivestimenti facili da lavare e la possibilità di regolare l’altezza del piano di carico (realizzato con carta riciclata e colla a base d’acqua). Lo spazio per il carico è ampio, soprattutto se rapportato agli ingombri esterni.

Ford Puma Hybrid permette di scegliere fra 5 modalità di guida; con Eco si ottengono i migliori consumi senza penalizzare troppo le prestazioni ©Ford

Sensori, radar, telecamere: così la sicurezza diventa “attiva”

Mai sentito parlare di Adas? Acronimo di Advanced driver assistance systems, la sigla indica tutti quei sistemi di assistenza alla guida che aiutano la sicurezza in auto. In Ford sono quelle tecnologie che compongono il sistema Co-pilot a bordo di Puma. Tre radar, due telecamere e 12 sensori a ultrasuoni che sorvegliano la strada, quello che succede attorno a noi, segnalando pericoli e scongiurando collisioni. Si va dal cruise control adattivo al sistema che “legge” i cartelli stradali, fino a quello che mantiene l’auto in carreggiata. Sono questi che anche il nostro rating Mobility Revolution indica come innovazioni dedicate alla serenità di guida, di cui la sicurezza è una significativa componente. In effetti su Ford Puma ci si sente protetti. Il navigatore segnala lavori stradali o incidenti (non sempre con esattezza, ma questo dipende dai sistemi informativi locali, in Italia non sempre aggiornati…), la telecamera posteriore avvisa della presenza di pedoni e ciclisti, il sistema Blind spot elimina l’angolo cieco dei retrovisori esterni. In città, Puma individua in anticipo pedoni in procinto di attraversare e li segnala. Insomma, radar, telecamere e sensori vedono e provvedono, spesso meglio dell’uomo. Un supporto a cui in futuro potremo sempre più affidarci, con l’obiettivo di una mobilità più sicura.

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