Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Monterey Pop Festival, la prima grande “adunata” rock
Più di 200.000 persone dal 16 al 18 giugno 1967 partecipano al primo grande festival rock della storia (ma non solo). Folk rock, soul, blues, r’n’b, West Coast sound, tutto in una grande “orgia” lisergica di colori e suoni diversi: partecipano Otis Redding, Canned Head, Simon & Garfunkel, The Mamas And The Papas, The Greateful Dead,
Più di 200.000 persone dal 16 al 18 giugno 1967 partecipano al primo grande festival rock della storia (ma non solo). Folk rock, soul, blues, r’n’b, West Coast sound, tutto in una grande “orgia” lisergica di colori e suoni diversi: partecipano Otis Redding, Canned Head, Simon & Garfunkel, The Mamas And The Papas, The Greateful Dead, Eric Burdon & The Animals, The Association, Booker T. And The Mgs, Jefferson Airplane, The Byrds, Janis Joplin.
Le esibizioni più infuocate (in tutti i sensi) sono tuttavia due in particolare: The Who e Jimi Hendrix (presentato sul palco da Brian Jones dei Rolling Stones). La grande stagione psichedelica al massimo del suo splendore.
Otis Redding è invece l’unico rappresentante della black music al Monterey Pop Festival del 1967. Lì chiude la seconda delle tre serate, quella di sabato 17 giugno, conquistando il pubblico presente con la sua voce unica e con brani come Respect (da lui originariamente scritto e inciso nel 1965 e poi portato al successo da Aretha Franklin nel 1967), (I Can’t Get No) Satisfaction (cover degli Stones) e I’ve Been Loving You Too Long. E proprio quello di Monterey, purtroppo, sarà l’ultimo grande concerto della sua carriera…
Roberto Vivaldelli
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