Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Addio Nadia Toffa
Nadia Toffa, storica inviata e conduttrice delle Iene, è morta a 40 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare a essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima.Le Iene
Così la redazione delle Iene, noto programma televisivo, ha salutato la collega, storica inviata e conduttrice, Nadia Toffa. È morta all’età di 40 anni, che aveva compiuto il 10 giugno festeggiando con amici e famiglia e ringraziando i suoi fan per i messaggi d’affetto.
Era malata di cancro, lo aveva reso noto nel febbraio del 2018 e da quel momento non aveva mai smesso di condividere la sua battaglia sui social: sotto all’ultimo post pubblicato su Instagram a luglio, prima che le sue condizioni peggiorassero, si stanno accumulando una miriade di commenti. Nonostante le critiche ricevute per aver definito la malattia “un dono” in occasione dell’uscita del suo libro Fiorire d’inverno, la forza e la solarità che la contraddistinguevano l’hanno tramutata in un simbolo agli occhi di molte persone.
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L’impegno per l’ambiente di Nadia Toffa
Nel 2015 aveva ottenuto il premio Ischia internazionale di giornalismo; tre anni dopo, quando già conduceva le Iene, il premio Luchetta per un reportage sulla prostituzione minorile nella periferia di Bari realizzato assieme a Marco Fubini. Nell’ultimo periodo aveva dedicato il suo impegno alla salvaguardia dell’ambiente, collaborando con LifeGate alla realizzazione di due servizi: Come inquinare meno e vivere felici, nel quale illustrava semplici azioni quotidiane da compiere per tagliare le proprie emissioni, e Cambiamento climatico e riscaldamento globale: come evitare la catastrofe in cui svelava, insieme al direttore scientifico di LifeGate Simone Molteni, che passare all’energia rinnovabile rappresenta una delle strategie fondamentali per garantirci un futuro.
Un futuro che Toffa non ha più davanti a sé. Questo pensiero ci spezza il cuore, ma continueremo a lottare per portare a termine i suoi obiettivi. Grazie, Nadia.
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Da dieci anni, l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile tiene traccia delle conoscenze, degli atteggiamenti e dei comportamenti degli italiani in materia di sostenibilità. Intercettando una consapevolezza sempre più diffusa.