David Sassoli, presidente del parlamento europeo, volto celebre del giornalismo televisivo italiano ed esponente politico democratico è morto nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 gennaio presso il Centro di riferimento oncologico di Aviano. Ad annunciarlo è stato il suo portavoce.
Sassoli era ricoverato per disfunzioni del sistema immunitario
Nelle ore che hanno preceduto il ricovero erano circolate informazioni sul suo stato di salute. Si era parlato di disfunzioni legate al sistema immunitario ed erano stati annullati gli impegni istituzionali. In passato Sassoli, che era nato a Firenze il 30 maggio 1956, aveva sofferto di leucemia e per un’altra ragione era stato curato in ospedale anche nel corso dell’autunno.
I am deeply saddened by the terrible loss of a great European & proud Italian.
David Sassoli was a compassionate journalist, an outstanding President of the European Parliament and, first & foremost, a dear friend.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso in un tweet la propria commozione. Così come il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e numerosi esponenti politici, italiani e non.
Deputato europeo dal 2009, Sassoli era stato eletto alla presidenza del parlamento nel luglio del 2019, con i voti non soltanto dei socialdemocratici ma anche di parte dei conservatori. Il suo mandato è stato tuttavia presto turbato dalla pandemia, che ha costretto ad effettuare la maggior parte dei lavori a distanza.
La presidenza del Parlamento europeo e la pandemia
Nel corso dei mesi più duri della crisi sanitaria, Sassoli chiese e ottenne di concedere i locali deserti del parlamento, a Strasburgo come a Bruxelles, agli operatori sanitari, al fine di effettuare tamponi sulla popolazione. Ma anche per ospitare persone rimaste isolate.
🔵@EP_President Sassoli: “Non è più tempo di negare, procrastinare le azioni necessarie a combattere il cambiamento climatico. Abbiamo bisogno di azioni immediate per contrastare la crisi climatica e costruire un futuro sostenibile per il nostro pianeta”. https://t.co/Pd0rs31dOU
Di recente, Sassoli si era anche speso per l’altra grande crisi globale, quella climatica. Parlando nel corso dell’apertura del settimo Vertice dei presidente dell’assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, all’inizio di dicembre, aveva affermato: “I cambiamenti climatici, per lungo tempo sottostimati e trascurati, sono diventati ora il centro del dibattito politico, come dimostrato dalla eccezionale partecipazione alla recente conferenza sul clima di Glasgow, il cui risultato, per quanto apprezzabile, è stato a mio avviso inferiore alle aspettative”.
L’ultimo appello sui cambiamenti climatici
“L’Europa – aveva aggiunto Sassoli – si è dotata di un’ambiziosa agenda verde, il cosiddetto Green Deal, che intende ridurre drasticamente le emissioni nocive e, dunque, il riscaldamento climatico. E vuole promuovere un’economia e uno stile di vita più sostenibili ed in linea con questi importanti obiettivi. Questo sforzo non può che venire dall’Europa nella sua integralità, inclusi i paesi più lontani dal Mediterraneo. L’Europa è nata come un progetto comune basato sulla solidarietà e la condivisione di valori e di principi fondamentali. E i cambiamenti climatici rappresentano appunto una sfida fondamentale a cui tutti sono chiamati a contribuire”.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.