La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Ora sopravvive nel Paese una sola femmina di rinoceronte, mentre poche decine vivono in Indonesia, l’estinzione sembra sempre più vicina.
Guardare un rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis) è un po’ come guardare un mammut, entrambi popolavano il pianeta milioni di anni fa (questa piccola specie di rinoceronte avrebbe fatto la sua comparsa circa venti milioni di anni fa) e, probabilmente, presto di entrambe le specie potremo solo ammirare le spoglie senza vita in qualche museo di storia naturale. È infatti morto un altro esemplare, che rappresentava circa l’uno per cento della popolazione globale, l’ultimo maschio di rinoceronte di Sumatra che viveva in Malesia.
Si chiamava Tam e l’annuncio della sua morte è stato dato dai funzionari della fauna selvatica della Malesia. Tam fu trovato nel 2008 nei pressi di una piantagione di palme da olio, catturato e trasferito nella riserva naturale di Tabin, nello stato di Sabah. Le cause del decesso non sono ancora state accertate, l’animale soffriva però da tempo di problemi ai reni e al fegato e il suo stato di salute era in costante peggioramento da aprile. Tam potrebbe essere semplicemente morto di vecchiaia, aveva infatti circa trenta anni e la vita media dei rinoceronti di Sumatra oscilla tra i 35 e i 40 anni.
Ora che Tam è morto, e dopo la morte di Putung nel 2017, femmina sottoposta a eutanasia a causa di un cancro incurabile, in Malesia resta un solo esemplare di rinoceronte di Sumatra, una femmina chiamata Iman. Si stima che sopravvivano in natura meno di 80 rinoceronti, ripartiti tra l’isola di Sumatra e il Borneo indonesiano. La specie, che un tempo popolava le foreste dell’India orientale e di tutta la Malesia, è stata messa in ginocchio a causa di decenni di deforestazione e bracconaggio, e i pochi superstiti sono troppo isolati l’uno dall’altro, complicando ulteriormente la situazione.
Today, we bid farewell to Tam, our last surviving male Sumatran #rhino. Our hearts are filled with sadness as we mourn the loss of a species. With Tam gone, we now only have Iman left, our last female rhino. Let the loss of Tam be the wakeup call. Our #wildlife needs protection pic.twitter.com/3E6LbY5EzN
— WWF-Malaysia (@WWFMy) 27 maggio 2019
Non tutto è però perduto, nonostante l’attuale numero di rinoceronti sia insostenibile per una popolazione vitale, gli scienziati nutrono ancora qualche speranza. In questo caso la speranza si chiama Pahu, femmina di rinoceronte di Sumatra catturata nell’isola del Borneo lo scorso dicembre. Pahu potrebbe infatti permettere di ampliare il programma di riproduzione avviato per salvare la specie. “I nostri sondaggi più recenti indicano che ci sono altri rinoceronti ancora in giro nelle foreste del Kalimantan indonesiano – ha inoltre affermato Margaret Kinnaird, coordinatrice della campagna del Wwf a sostegno dei rinoceronti di Sumatra. – Questo mi dà ulteriore speranza”.
Per scongiurare l’estinzione di questi meravigliosi animali, ed evitare che “vada perso un intero ramo dell’albero della vita dei rinoceronti”, come ha detto Jonathan Baillie, vicepresidente della National Geographic society, partner della Sumatran rhino rescue, è necessario intensificare gli sforzi per proteggere i rinoceronti che vivono in natura e, al tempo stesso, dedicarsi all’allevamento in cattività. Poiché le femmine di rinoceronte di Sumatra, se non vengono ingravidate, possono contrarre tumori all’utero, è infine importante riunire quanto possibile la frammentaria popolazione di rinoceronti, anche a costo di catturarli uno per uno.
Qualcosa di analogo avvenne negli Stati Uniti alla fine degli anni Settanta, quando il condor della California (Gymnogyps californianus) era ad un passo dall’estinzione. Per salvare questi giganti dei cieli fu varato un drastico programma federale che prevedeva di catturare tutti gli uccelli e avviare un programma di allevamento. Oggi il condor della California, seppur non ancora fuori pericolo, è tornato a volteggiare nei cieli californiani e ci auguriamo che anche il rinoceronte di Sumatra possa tornare a pascolare nelle foreste da cui è scomparso.
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