Un attentato kamikaze in una moschea di Peshawar, in Pakistan, ha causato almeno 33 morti e 150 feriti. La rivendicazione di un gruppo talebano pakistano.
Almeno 33 persone sono rimaste uccise e circa 150 ferite in un’esplosione provocata da un kamikaze che ha colpito una moschea nella città nordoccidentale del Pakistan di Peshawar. L’attentato è stato rivendicato da Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP), un gruppo talebano pachistano, che avrebbe agito per vendicare l’uccisione del leader del Omer Khalid Khorasani, avvenuta lo scorso agosto in Afghanistan.
A fornire le cifre delle vittime è stato Muhammed Asim, portavoce del Lady Reading Hospital di Peshawar, dove più di 70 feriti sono stati trasportati con urgenza. La moschea si trova all’interno di un complesso altamente fortificato che comprende il quartier generale della polizia provinciale e un dipartimento antiterrorismo.
Secondo il rapporto delle autorità locali, parte dell’edificio sarebbe crollata sotto l’urto dell’esplosione, e si teme che si temeva che molte persone siano rimaste intrappolate sotto le macerie, anche perché il capo della polizia di Peshawar, Muhammad Ijaz Khan, ha fatto sapere che la capienza della sala principale della moschea è di circa 300 persone e la sala era “quasi piena” al momento dell’esplosione.
La moschea si trova all’interno della cosiddetta ‘zona rossa’ della città, dove si trovano una serie di importanti sedi governative, tra cui la Chief Minister House, la Governor House e l’edificio dell’assemblea provinciale.
Siamo anche su WhatsApp.
Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.