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Natura, la mostra-gioco per scoprire la natura con occhi nuovi al Muba, il museo dei bambini di Milano
La mostra Natura al Muba, il museo dei bambini di Milano, è un percorso in cui l’ordinario viene svelato ai più piccoli (e non solo) in tutta la sua straordinarietà. Per insegnargli ad amare la natura e prendersene cura.
Un grande prato in cui divertirsi a stanare animali e vegetali “fuori misura”. Un giardino di carta da esplorare con il tatto, alla scoperta delle forme. Un’insolita stanza delle meraviglie in cui osservare da vicino oggetti e materiali naturali. Infine, un paesaggio in cui immergersi nelle molteplici sfumature dei colori della natura. Sono queste le esperienze proposte dalla mostra Natura, giocare e scoprire la natura con occhi nuovi in corso al Muba, il museo dei bambini di Milano, dal 24 gennaio 2019 al fino al 6 gennaio 2020.
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L’inaugurazione della mostra Natura al Muba
L’iniziativa è stata presentata il 23 gennaio, un giorno simbolico perché “esattamente quattro anni fa, il 23 gennaio 2014, abbiamo inaugurato in questi spazi il Muba”, ha ricordato il presidente del museo Elena Dondina, durante la conferenza stampa. “Per affrontare il vasto tema della natura abbiamo deciso di partire da concetti precisi, quali lo spazio, la forma, la materia e il colore”.
Presente all’inaugurazione anche l’assessore alla cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, che ha sottolineato il legame del museo con la città e l’importanza di iniziative come questa: “Il Muba ha un ruolo cruciale non soltanto per la nostra città, nell’offrire ai bambini proposte esemplari che li aiutino nella loro crescita cognitiva e sociale. Affrontare il tema della natura in modo responsabile fin da piccoli permetterà loro di entrare in un rapporto più consapevole con il mondo esterno quando saranno adulti”.
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La mostra, un percorso in quattro tappe
Al centro della mostra sono, in perfetto stile Muba, l’esperienza da condividere con i propri genitori, insegnanti o accompagnatori, e il gioco come mezzo privilegiato per l’apprendimento. Target di riferimento è quello dei bambini tra i due e i sei anni. “Una fascia d’età che abbiamo constatato essere la più scoperta per quanto riguarda iniziative come questa”, ha spiegato Dondina introducendo il comitato scientifico che ha dato vita e curato ogni aspetto della mostra. A supervisionare il progetto è stato chiamato Fabrizio Bertolino, naturalista, ricercatore in pedagogia ed esperto in educazione ambientale, che ha messo a disposizione di tutta la squadra il suo sapere scientifico e la sua particolare sensibilità.
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Il prato smisurato
A Elisa Testori, editor e produttrice per le industrie creative e culturali, il compito di accogliere i piccoli visitatori alla mostra con il prato smisurato: un’installazione dedicata al concetto di spazio. Disegnato e progettato dalla scenografa Isadora Bucciarelli, questo luogo riproduce un grande prato fuori scala tra i cui fili d’erba si celano le sagome di animali e vegetali proposti in tre diverse dimensioni. I bambini qui hanno la possibilità di spostarli e muoverli a proprio piacimento, creando così scenari ogni volta diversi e osservando le mutevoli relazioni di proporzioni tra gli elementi.
La camera delle meraviglie
Dopo aver giocato nel prato smisurato i bambini incontrano un luogo in cui l’ordinario mostra loro tutta la sua straordinarietà: la camera delle meraviglie. A popolarla è infatti una ricca collezione di materiali naturali come rametti, ghiande, sassi, conchiglie, piume e altri piccoli oggetti, tutti prelevati da boschi, giardini e spiagge anche grazie a una speciale chiamata per raccogliere questi oggetti che nei mesi scorsi ha visto coinvolto il pubblico. La bellezza nascosta di tutti questi doni della natura viene qui svelata grazie a una sonda d’ingrandimento collegata a un maxi schermo posizionato orizzontalmente e ad altezza bambino. Assiepandosi tutti insieme attorno a questo speciale tavolo, si può osservare la materia in modo completamente nuovo e quasi “sprofondando” al suo interno.
“Spesso i bambini tornano a casa con le tasche piene di piccole cose raccolte lungo il tragitto”, ha spiegato la curatrice dell’installazione Monica Guerra, ricercatrice e docente presso il dipartimento di Scienze umane per la formazione dell’università di Milano-Bicocca e presidente dell’associazione culturale Bambini e natura, “In questa stanza abbiamo provato a mettere insieme proprio questi oggetti, immaginando un luogo in cui poter dire ai bambini: ‘questo spazio è per te, qui puoi mettere tutte le cose che hai raccolto e starle a guardare'”.
Il risultato è un’installazione che affascina non solo i bambini ma anche gli adulti, che qui scoprono – forse – di non aver mai “guardato davvero” una foglia o un sasso e di averne sempre sottovalutato la bellezza. “Il principio sui cui abbiamo lavorato è che nessuno ama ciò che non conosce e nessuno si prende cura di ciò che non ama”, ha sintetizzato la curatrice. “Per questo abbiamo bisogno che i bambini, e gli adulti, conoscano bene anche le piccole cose, così da poterle amare e proteggere”.
Il giardino incartato
Il percorso della mostra prosegue con un altro luogo davvero speciale: il giardino incartato. Qui i bambini si imbattono in enormi “oringanni”, ovvero opere cartacee modulabili simili a grandi origami giapponesi. Divertendosi a modificarle, i piccoli visitatori possono così riconoscere alcune forme presenti in natura quali le linee, i cerchi, le raggiere e le spirali.
Per “raccontarle” in modo appassionante, Barbara Zoccatelli, pedagogista e formatrice presso l’università di Trento e il laboratorio creativo Atelier la Coccinella, ha chiesto l’aiuto di Daniele Papuli, “scultografo” (come lui ama definirsi) attivo nell’ambito dell’arte fatta con la carta. “Grazie a questi ‘incartesimi‘ i bambini potranno esplorare il tema della ricorsività delle forme presente in natura”, ha spiegato la curatrice, “giocando, aprendo e chiudendo e trasformando queste opere create con garbo ed eleganza. Due caratteristiche che possiamo riconoscere anche nella natura”.
Il paesaggio di passaggio
Ultima tappa di questa avventura è il paesaggio di passaggio. Protagonista qui è il colore, nella sua accezione più naturale. L’installazione è composta da otto passaggi realizzati con tendaggi tinti esclusivamente con colori naturali (ed effettivamente esistenti in natura) che i bambini possono attraversare, immergendosi in tutte le loro sfumature. Un modo originale per spiegare ai più piccoli come la natura stessa sia capace di “creare” colore, fornendoci i pigmenti ideali per tingere e dipingere.
A curarla è stata Francesca Valan, designer del colore e già co-curatrice della precedente mostra al Muba Colore, con il supporto di Rosella Cilano, tintora e presidente dell’associazione Colore e tintura naturale M.E. Salice. “La nostra intenzione è di portare l’attenzione del bambino verso tutte quelle sfumature di colore che la visione su schermi digitali normalmente non offre”, ha spiegato Valan. “Ci siamo accorti che oggi, così sollecitati da toni molto saturi, tendiamo a percepire i colori naturali come ‘sporchi’ o addirittura a non percepirli. Questa esperienza è un modo per dimenticare per un attimo i colori digitali e per provare ad apprezzare i toni più tenui”.
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Oltre la mostra, le proposte per gli adulti
Sebbene la mostra-gioco Natura sia pensata per i più piccoli, anche gli adulti potranno scoprire di avere ancora tante cose da imparare e altrettante da riscoprire. Per loro il Muba ha pensato anche a incontri specifici proponendo un’agenda di appuntamenti di formazione (rivolti in particolare a insegnanti, educatori e appassionati), che saranno tenuti in parte dai membri del comitato scientifico della mostra.
Parallelamente inizierà anche un ciclo di conferenze che permetterà a tutti gli interessati di confrontarsi con esperti di settore, scienziati, professionisti e creativi su temi legati alla natura, all’ecologia e all’impatto ambientale. Un programma che si inserisce in una strategia ben precisa, come spiegato da Dondina: “Muba porta avanti la scelta, intrapresa con le precedenti mostre, di proporre un palinsesto culturale ricco di appuntamenti diversificati con l’obiettivo di porsi come punto di riferimento all’interno del panorama culturale milanese, capace di accogliere un pubblico sempre più trasversale.”
La mostra Natura al Muba, tutte le informazioni
La mostra Natura, giocare e scoprire la natura con occhi nuovi è in corso dal 24 gennaio 2019 fino al 6 gennaio 2020. Le visite sono organizzate a turni di ingressi della durata di 75 minuti, con le seguenti modalità: dal martedì al venerdì alle ore 17 al costo di 6 euro per gli adulti e 8 per i bambini; il sabato, la domenica e le vacanze scolastiche alle ore 10, 11:30, 14, 15:30 e 17 al costo di 7 euro per gli adulti e 9 per i bambini. Si consiglia l’acquisto dei biglietti in prevendita sul sito del Muba.
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