Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
Muskin, la pelle di origine vegetale ricavata dai funghi
Sostituire la pelle vera si può. Un’alternativa eco che presenta tutte le caratteristiche ideali è Muskin, composta al 100% da materie prime naturali.
Intorno all’industria conciaria si dibatte da anni riguardo la questione etica di utilizzare cadaveri animali per realizzare capi d’abbigliamento pregiati. Ma c’è anche un’altra problematica di altrettanta importanza: per rendere il materiale adeguato all’impiego tessile, i tradizionali processi di concia implicano l’utilizzo di sostanze chimiche che danneggiano gravemente l’ambiente.
Muskin, dell’azienda Zero Grado Espace di Montelupo Fiorentino, rappresenta una soluzione sia dal punto di vista etico che ambientale. Stiamo parlando di una pelle vegetale creata utilizzando una particolare specie di fungo trattato senza l’impiego di sostanze inquinanti.
La lavorazione sostenibile di Muskin
Abbiamo parlato della pelle ecologica ricavata dall’ananas e quella dagli scarti delle mele. Muskin, a differenza dei tessuti ottenuti dai funghi e poi uniti ad altre materie tessili, proviene interamente dal cappello del Phellinus ellipsoideus, una specie di fungo gigante non commestibile originario delle foreste subtropicali che trae nutrimento dal tronco degli alberi provocandogli una sorta di marciume bianco.
Una volta estratto il materiale viene sottoposto a trattamenti simili a quelli della concia ma totalmente naturali. Questi prevedono l’utilizzo di prodotti ecologici come eco-cere in grado di conferire alcune caratteristiche essenziali al pellame.
Un’alternativa alla pelle di origine animale
Grazie alla sua composizione naturale Muskin è una risorsa ideale da impiegare nella produzione di scarpe, cappelli, borse, inserti nell’abbigliamento ma anche nei prodotti d’arredamento. Al tatto si presenta simile al camoscio con una consistenza che varia dal morbido al rigido tipico del sughero.
Questa pelle vegetale funge, inoltre, da isolante termico che assorbe l’umidità e la rilascia in tempi brevi, limitando il proliferare di batteri. È traspirante, idrorepellente e atossica. In sostanza, può essere tranquillamente applicata in tutti quei prodotti che vengono utilizzati a diretto contatto con l’epidermide perché non provoca alcun tipo di reazione allergica.
Al momento la capacità produttiva del materiale è ancora ridotta (fino a circa 40-50 metri quadrati al mese), ideale per la realizzazione di collezioni a edizione limitata. Con Muskin si amplia ulteriormente la proposta di alternative ecologiche in grado di sostituire la pelle per proteggere animali, persone e ambiente.
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