Almeno 11 bambini sono morti in un attacco a una scuola da parte della giunta militare in Myanmar.
Dal golpe del febbraio 2021, sono circa 400 i bambini uccisi in circa 260 attacchi.
Save the Children chiede una presa di posizione netta da parte delle Nazioni Unite.
Almeno 13 persone sono state assassinate in un bombardamento aereo portato avanti con elicotteri dai militari della giunta al potere lo scorso 16 settembre. Tra queste ci sarebbero 11 bambini visto che le operazioni si sono accanite su una scuola, a Tabayin, a circa 160 chilometri dalla città di Mandalay, in Myanmar. A renderlo noto è l’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei minori, aggiungendo che almeno 15 bambini della stessa scuola risultano ancora dispersi: la speranza è che siano ancora in vita e nelle mani dei, a cui l’Unicef chiede il rilascio immediato e sicuro. “Le scuole devono essere sicure. I bambini non devono mai essere attaccati”, commenta l’agenzia Onu. Le Nazioni Unite hanno registrato 260 attacchi contro scuole da quando c’è stato il colpo di stato nel febbraio 2021.
Orrore in #Myanmar: elicotteri dell'esercito colpiscono una scuola, uccisi almeno 11 bambini. Molti altri alunni feriti o sequestrati dai militari.
L'UNICEF condanna questo atto brutale e chiede il rilascio immediato degli alunni rapiti https://t.co/LLbmRzKXTp
Dal febbraio 2021, quando la giunta militare ha preso in toto il potere estromettendo il governo civile di Aung San Suu Kyi, si è registrata in Myanmar una vera escalation di violenze, come già denunciato da un rapporto di Amnesty International. Le stesse Nazioni Unite hanno documentato da allora almeno 260 attacchi nelle scuole: quello di Tabayin è però l’assalto che ha provocato sinora il maggior numero di vittime.
The price of international inaction rose again in Myanmar when the junta announced it will hang pro-democracy activists while continuing to murder, abduct, and torture people throughout Myanmar. It is past time to step up w strong, coordinated, action. https://t.co/to4e9c6ZjR
— UN Special Rapporteur Tom Andrews (@RapporteurUn) June 11, 2022
La giunta militare ha ripetutamente respinto le accuse delle Nazioni Unite e dei paesi occidentali come interferenze, negando di aver mai compiuto le atrocità addossatele. Il Myanmar è in subbuglio da quando i militari hanno preso il potere all’inizio dello scorso anno e hanno lanciato una feroce repressione dei suoi oppositori, provocando una reazione da parte dei gruppi di resistenza.
Il racconto dell’attacco alla scuola in Myanmar
Secondo una testimonianza rilasciata all’Associated Press da una dirigente scolastica, due dei quattro elicotteri governativi che sono soliti perlustrare la zona hanno iniziato a bersagliare la scuola, che ospita 240 studenti e si trova all’interno di un monastero buddista, “con mitragliatrici e armi più pesanti. Dal momento che gli studenti non avevano fatto nulla di male, non avrei mai pensato che sarebbero stati brutalmente colpiti da mitragliatrici”, ha detto la dirigente scolastica. “Hanno continuato a sparare nel complesso per un’ora. Tutto quello che potevamo fare in quel momento era cantare i mantra buddisti”.
Officials say an attack by government helicopters on a school and village in north-central Myanmar killed 13 people, including seven children. The attack appeared to cause the highest number of child casualties since the army seized power in February 2021. https://t.co/EmSZ7gtdKG
Anche Save the Children, presente in Myanmar dal 1995 con progetti di assistenza alimentare, sanitaria ed educativa, e programmi di protezione dell’infanzia, condanna con fermezza l’attacco avvenuto a Tepayin. “Chiediamo che venga rispettato il diritto internazionale Umanitario e che i bambini e le scuole non vengano attaccati. Ancora una volta vediamo i bambini sopportare il peso del conflitto. Chiediamo ancora una volta che questa violenza cessi immediatamente e che i bambini e i civili siano protetti. “I capi di governo di tutto il mondo si riuniscono questa settimana a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Devono condannare questo attacco e fare tutto ciò che è in loro potere perché gli autori di tali crimini ne possano rispondere” ha dichiarato Hassan Noor, direttore per l’Asia.
In #myanmar almeno 11 bambini sono morti dopo un attacco a una scuola il 16 settembre. Il Diritto Internazionale Umanitario sancisce che scuole e bambini non vengano attaccati e deve essere rispettato! I bambini non possono subire così il peso dei #conflitti#stopthewaronchildren
Save the Children chiede che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tenga urgentemente una riunione aperta sul Myanmar e che approvi una risoluzione per proteggere i diritti dei bambini nel Paese, compreso il loro diritto a un’istruzione sicura.
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