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Mygrants è una piattaforma di microlearning che fornisce supporto, formazione e opportunità lavorative a migranti e richiedenti asilo.
Fornire alle persone migranti un aiuto concreto, che parte dalle informazioni sui propri diritti e sui propri doveri in qualità di ospiti in un nuovo paese, per poi passare alla formazione digitale, con l’obiettivo di far emergere i punti di forza e il potenziale di ciascuno, tracciandone l’evoluzione delle competenze, per atterrare infine su una opportunità professionale. È questo, in sintesi ciò che fa Mygrants, l’app di microlearning fondata nel 2017 da Chris Richmond ‘Nzi, imprenditore di origini ivoriane cresciuto negli Stati Uniti.
L’idea di sviluppare l’app nasce verso la fine del 2016, periodo in cui sulle coste italiane sbarcano circa 181.823 immigrati, il numero più alto dall’inizio della Primavera araba. All’epoca, pensare di poterli supportare e allo stesso tempo generare valore economico per le comunità ospitanti sembra del tutto utopico. Eppure Richmond ‘Nzi, forte di un’esperienza come analista Frontex, l’agenzia europea che controlla la gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea, ha l’intuizione di sviluppare una soluzione digitale che si rivela rapidamente un’opportunità win-win, la cui mission è quella di trasformare l’immigrazione, una delle sfide sociali più delicate dei nostri tempi, in un’opportunità.
Oggi Mygrants, che si è aggiudicata una menzione speciale per la categoria impact innovation all’Unicredit start lab 2022, conta più di 479mila trainees registrati, 57.500 talenti individuati, 3.200 profili altamente qualificati e ha finalizzato più di 3.992 inserimenti lavorativi. In virtù del suo valore sociale, questa realtà è entrata a far parte di LifeGate Way, l’ecosistema di startup innovative naturalmente sostenibili.
Mygrants è concepita come un modello di mobile learning che offre l’opportunità di accedere in modo semplice a contenuti didattici mediante dispositivi digitali, per lo più smartphone, anche perché la maggior parte dei richiedenti asilo sono nativi digitali e quasi tutti possiedono un cellulare. Al fine di favorire un processo di apprendimento fluido e continuo, utilizza una serie di metodologie educative particolarmente efficaci. Attraverso l’approccio del microlearning, infatti, permette di scomporre i contenuti formativi in brevi pillole, con un livello di coinvolgimento e apprendimento accelerato. Ogni trainee può inoltre sviluppare il proprio percorso didattico a seconda delle sue inclinazioni (si parla quindi di adaptive learning). Secondo i principi del deep encoding, i contenuti sono presentati come una mappa: all’interno di un modulo vi sono più argomenti che a loro volta contengono più concetti singoli. Infine, l’app sfrutta i principi della gamification, avvalendosi delle meccaniche tipiche del gioco per coinvolgere i trainees e stimolare la loro motivazione e la loro ambizione.
Nel concreto, le persone che si iscrivono alla piattaforma possono scegliere tra tre destinazioni principali: istruzione superiore, inserimento lavorativo e imprenditorialità. Vengono quindi coinvolti in un approfondito percorso che comprende 10mila moduli quiz tematici in tre lingue. Se si considera che la metà degli iscritti non ha frequentato il liceo e il 90 per cento non ha frequentato l’università, risultano evidenti i benefici che possono trarre da un’app come Mygrants che li aiuti a rafforzare le loro competenze e a far emergere il loro potenziale e, una volta completati con successo tutti e quattro i livelli di ogni corso, li guidi verso l’opportunità più adatta a loro.
Il vero vantaggio di Mygrants è proprio quello di rendere il più oggettivo possibile il monitoraggio delle performance dei trainees, attraverso benchmark e cluster di valutazione eterogenei. Lo strumento digitale per la raccolta dei dati e le analitiche sviluppate sono in grado di descrivere le traiettorie di apprendimento di ogni iscritto lungo il suo percorso di formazione, informandolo dei propri progressi, per stimolarlo e coinvolgerlo in un apprendimento attivo. Sulla base delle attività svolte, inoltre, l’app genera un cv dinamico, ovvero un profilo di competenze e conoscenze validato e sempre aggiornato.
Dal 24 febbraio 2022, data d’inizio del conflitto in Ucraina, sono arrivati nel nostro paese oltre 170mila richiedenti asilo ucraini: di questi il 53 per cento sono donne, il 19 per cento uomini e il restante 28 per cento bambini. “Dopo una fase iniziale di emergenza e di prima accoglienza, vi è ora la necessità di soluzioni a medio e lungo termine” ha commentato Chris Richmond ‘Nzi. “Ora la sfida è questa: saremo in grado di integrare le persone ucraine nel tessuto economico e sociale del paese? L’attuale priorità deve essere la mappatura delle competenze delle persone al fine di individuarne la destinazione professionale più idonea”.
Per rispondere in tempi brevi a questa necessità, Mygrants, in partnership con Unicef, ha lanciato il 17 ottobre Cashme 4 Ukraine: una serie di challenge educative incentrate sullo sviluppo di competenze-chiave legate a diverse destinazioni lavorative, rivolte agli adolescenti e ai giovani provenienti dall’Ucraina. I top performer hanno l’opportunità di convertire il punteggio accumulato in euro.
“Accedendo a Cashme 4 Ukraine, qualsiasi giovane e adolescente proveniente dall’Ucraina può creare un proprio account su Mygrants (in ucraino, inglese, italiano o francese) e scegliere a quale challenge partecipare, in base alle sue propensioni e ambizioni personali e professionali”, aggiunge Chris Richmond ‘Nzi. “Non solo formazione e supporto all’inclusione socio-economica: Cashme 4 Ukraine fornisce l’accesso a informazioni relative al funzionamento del sistema di asilo oltre ad altre informazioni utili”. Cashme 4 Ukraine mira a coinvolgere anche piccole e medie imprese, corporate e agenzie interinali che vogliono aderire alla progettualità tramite Pickme, la piattaforma di Mygrants che offre loro un talent pool di competenze di persone provenienti dagli altri paesi.
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