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Narendra Modi, 63 anni, sarà il prossimo primo ministro dell’India visto che il Partito popolare indiano (Bharatiya janata party, Bjp) ha vinto le elezioni parlamentari, le più vaste che si siano mai tenute al mondo. A votare è stato il 66,38 per cento degli aventi diritto, pari a 551 milioni di indiani su 814 milioni.
Narendra Modi, 63 anni, sarà il prossimo primo ministro dell’India visto che il Partito popolare indiano (Bharatiya janata party, Bjp) ha vinto le elezioni parlamentari, le più vaste che si siano mai tenute al mondo. A votare è stato il 66,38 per cento degli aventi diritto, pari a 551 milioni di indiani su 814 milioni. Una cifra record che ha superato anche il dato del 1984.
Le elezioni si sono tenute in nove fasi dal 7 aprile al 12 maggio. Anche se i risultati non sono ancora definitivi, il Bjp ha già largamente superato i 272 seggi necessari per ottenere la maggioranza alla camera bassa del parlamento (Lokhsaba) senza bisogno di formare un governo di coalizione con altri partiti. Per ora avrebbe ottenuto 339 seggi contro i soli 66 del Partito del congresso (Indian national congress, quello della famiglia Gandhi) che ha guidato il paese negli ultimi 50 anni. In ogni caso tra oggi e domani i risultati ufficiali dovrebbero essere comunicati.
Narendra Modi è governatore dello stato del Gujarat, uno di quelli che hanno sentito meno il rallentamento della crescita economica degli ultimi anni nonostante l’aumento dell’inflazione e di episodi di corruzione. In questo momento il pil indiano è ai minimi dal 1991. Rimangono le ombre su una vicenda che ha caratterizzato la sua ascesa politica. Modi avrebbe avuto un ruolo nelle sommosse popolari contro i musulmani che si sono verificate nel 2002 e che hanno portato alla morte di un numero di persone compreso tra mille e duemila.
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