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Nasce piazza Olivetti a Milano, verde e sostenibile
Una nuova piazza dedicata a uno dei più grandi industriali italiani, Adriano Olivetti. Si trova nella zona sud di Milano. Un ampio intervento di riqualificazione di un’ex area industriale della città adiacente alla Fondazione Prada, tra via Gargano e via Adamello, con complessi innovativi di uffici che fa parte del progetto Symbiosis realizzato da Beni Stabili. Il design
Una nuova piazza dedicata a uno dei più grandi industriali italiani, Adriano Olivetti. Si trova nella zona sud di Milano. Un ampio intervento di riqualificazione di un’ex area industriale della città adiacente alla Fondazione Prada, tra via Gargano e via Adamello, con complessi innovativi di uffici che fa parte del progetto Symbiosis realizzato da Beni Stabili.
Il design degli uffici e dell’intero progetto di sviluppo di Symbiosis, è stato concepito dallo studio di architettura Antonio Citterio e Patricia Viel secondo le best practice dello smart working, per dare a chi vi lavora il comfort garantito dalle nuove tecnologie insieme alla flessibilità e alla sostenibilità ambientale e per coniugare in modo armonico il benessere con l’efficienza sul luogo di lavoro. Il progetto di piazza Olivetti inaugura la Milano green week dal 27 al 30 settembre, quattro giorni dedicati all’ambiente e alla sostenibilità che coinvolgono i cittadini e le persone che vivono nel capoluogo lombardo.
Il concept di piazza Olivetti
A cura dell’architetto paesaggista Carlo Masera, la piazza del business district diventa un luogo di aggregazione sociale e culturale, l’agorà dove le persone si scambiano esperienze, condividono competenze e nascono sinergie. La piazza è dotata di panchine, fontane, sistema wi-fi e di totem digitali per fornire informazioni utili ai cittadini. Occupa 13mila metri quadrati dell’intera area di 125mila metri quadrati, già parzialmente riqualificata e trasformata in un innovativo complesso per uffici, tra cui quelli dell’azienda di telecomunicazioni Fastweb che vi trasferirà il proprio quartier generale.
All’interno della piazza ogni elemento è declinato secondo i principi della sostenibilità e la vegetazione è quella tipica della tradizione lombarda.
“Il progetto della piazza – commenta l’architetto Masera – interpreta il carattere dell’area sud di Milano dove storicamente il paesaggio industriale è contaminato da quello agrario e viceversa. La piazza è costituita da un grande parterre centrale che si estende senza soluzione di continuità dalla via Adamello alla via Orobia, riproponendo le dimensioni eccezionali dei grandi isolati industriali che compongono il tessuto edilizio posto a sud dello Scalo Romana”.
Le fontane e il giardino d’acqua
L’acqua è protagonista della piazza. È una presenza forte e agisce da elemento di raccordo degli edifici. La presenza dell’acqua è declinata in varie forme che rimandano alla storia e alle caratteristiche agricole dell’area, come sottolinea l’architetto Masera: “Il sistema di fontane e il giardino d’acqua evocano la ricchezza degli ambienti umidi del vicino parco agricolo sud Milano costituiti da risaie, marcite, rogge e fontanili. C’è poi una parte di cosiddetto ‘giardino ruderale’, composto da specie erbacee perenni che colonizzano spontaneamente i ruderi delle aree industriali, e una vasta piantagione di Prunus Padus (detto anche ‘ciliegio a grappolo’ è un alberello autoctono che in Italia è presente solo a nord del Po, ndr) che incrementano i valori di biodiversità e sostenibilità dell’intervento, intercettando quel desiderio collettivo di ritorno della natura in città”.
Nel giardino ruderale sono stati piantati fiori e piante tipiche della vegetazione spontanea che garantiscono una fioritura variabile a seconda delle stagioni, mentre le vasche d’acqua accolgono ninfee e vegetazione acquatica.
Allo studio un intervento di smart mobility
Sempre nell’ambito della sostenibilità, Beni Stabili ha avviato, in sinergia con il Comune di Milano e a Atm, uno studio per la sperimentazione di un sistema di trasporto pubblico alternativo e innovativo con veicoli a guida autonoma. Un intervento di smart mobility per favorire le connessioni e al tempo stesso contrastare l’inquinamento e il traffico urbano. Altamente tecnologico e innovativo, il sistema allo studio consentirebbe una veloce ed efficace integrazione della zona sud con il centro della città.
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