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Il Natale sostenibile e solidale dei nostri amici animali
A Natale si fa il consuntivo di ciò che è avvenuto, nel bene e nel male, durante l’anno. Per quel che riguarda i nostri pet, il bilancio sembra positivo.
È Natale anche per gli amici a quattro zampe che condividono gioie e dolori della nostra vita. E, come per noi, anche per loro l’anno che si sta annunciando porta con sé delle novità, dei nuovi modi di intendere la salute, il benessere, i momenti accanto a noi.
Secondo un’indagine resa nota da Mylav su dati di Federchimica Aisa (Associazione nazionale imprese salute animale) e Assalco-Zoomark 2020, un italiano su due trascorre l’esistenza con un animale domestico. Il cane è il più amato: ben il 62 per cento degli intervistati ha scelto la compagnia di Fido, il 55 per cento ha optato invece per quella di un gatto, mentre un consistente 27 per cento ha deciso di adottare pesci, volatili, roditori e animali esotici come serpenti e iguane. La pandemia ha inoltre accresciuto il legame affettivo con gli animali da compagnia, ma il loro incremento numerico era iniziato molto prima: il 51 per cento degli attuali possessori di un pet lo aveva adottato o acquistato già nel 2016.
Numeri importanti che sottolineano il bisogno, sempre più presente, nelle persone di avere al proprio fianco un amico a quattro zampe. Ecco, perciò, una disamina di quello che di nuovo e positivo sta accadendo nel mondo animale. Sarà poi il 2022 a confermare – speriamo – il trend positivo che si intravede all’orizzonte.
Una dieta equilibrata anche durante le feste
Il Natale è anche un periodo da dedicare alla cucina, alla preparazione di cibo e regali gastronomici, convivialità e tempo da trascorrere insieme a chi si ama. Da una ricerca condotta da Adaptil e Feliway sembra che, in occasione delle feste, oltre il 63 per cento dei proprietari di cani e gatti concordino sull’esigenza di mantenere le abitudini dietetiche per evitare possibili disagi e improvvise corse dal veterinario. Un’alternativa è la presentazione in chiave natalizia del cibo preferito – scelta dal 21,2 per cento dei proprietari di gatti e dal 12,9 per cento dei proprietari di cani –, mentre un esiguo 12,5 per cento di gatti e 17,2 per cento di cani riceverà un pranzetto cucinato ad hoc per le festività.
Questa è anche l’occasione per porre le basi di una dieta diversa e sostenibile per i nostri amici a quattro zampe, facendo in modo che anche per loro l’anno nuovo si annunci come un tempo dedicato al benessere e alla salute. È importante sottolineare, infatti, che da qualche tempo si stanno moltiplicando online gli spazi veterinari dedicati all’alimentazione sana dei nostri amici animali. Nutrizionisti e dietologi sono a disposizione degli utenti per identificare un nuovo modo di alimentarsi che sia più naturale e più adatto alle varie esigenze.
Ne è un esempio il gruppo Nutravet, composto da medici veterinari appassionati di nutrizione che offrono consulenze individualizzate per tutte le specie, in presenza in diverse regioni, e in tutta Italia grazie alla telemedicina e al supporto del medico veterinario curante. Nel gruppo, oltre a nutrizionisti, troviamo omeopati, esperti in fitoterapia e fiori di Bach, oncologi e osteopati. L’utente può scegliere in questo modo il veterinario a lui più affine.
“Nella valutazione di un paziente teniamo sempre conto delle componenti genetiche ed epigenetiche, del suo stato di salute mentale e fisica e della famiglia con cui vive. Seguiamo i nostri pazienti in un’ottica psico-neuro-endocrino-immunologica (pnei) e di cura integrata”, mi spiegano i veterinari che compongono il pool. Un’ottica che tiene conto di varie tendenze nutrizionali: dall’alimentazione naturale alla barf; da quella commerciale, sia secca sia umida, agli integratori e ai vari tipi di diete per chi soffre di specifiche patologie. E non dimentica gli animali “non convenzionali” come i volatili, le cavie, i furetti, i topolini e altri ancora: tutte specie spesso bisognose di un’alimentazione attenta e bilanciata.
Per chi privilegia l’alimentazione casalinga a filiera corta, anzi cortissima, ecco Petter Food, il primo servizio in Italia di pappe fresche per cani consegnate a domicilio. “La mission del brand è offrire l’alimento più sano possibile acquistabile tramite un servizio online e fornire all’animale un’alimentazione calibrata su esigenze particolari, ma anche una serie di prodotti che integrino la dieta e che rispondano a obiettivi funzionali come, per esempio, i problemi dell’igiene orale”, dice il dottor Giacomo Biagi, docente di nutrizione animale e alimentazione degli animali da compagnia. Insomma, un servizio all’insegna della sostenibilità dietetica con alimenti freschi, bilanciati e, soprattutto, a filiera controllata.
La medicina veterinaria che si integra in varie discipline
Non solo veterinaria, si dovrebbe dire. E non solo farmacologia da protocollo perché ogni pet è diverso – così come ogni essere umano – e differenti sono le sue esigenze e le sue risposte a farmaci e cure. Me lo spiega efficacemente la dottoressa Chiara Dissegna, medico veterinario: “I nostri animali, come del resto noi, non sono un semplice elenco di sintomi. Ugual patologia non si manifesta con la stessa intensità e le stesse modalità in tutti i soggetti. Come può quindi esistere una terapia standardizzata per tutti? Un trattamento cucito a misura sul paziente può aiutarlo a guarire, perciò, in maniera rapida e duratura”. Si può quindi intervenire sul piccolo paziente con medicine complementari che spaziano dall’agopuntura alla tecarterapia, dagli ultrasuoni alla floriterapia, passando per altre tecniche “dolci” che possono essere però risolutive in certi casi.
“Come la fisioterapia – prosegue il veterinario Saverio Apollo – che può essere di grande aiuto nel caso di malattie neurologiche o osteoarticolari per aiutare nella piena ripresa dell’attività motoria”. E, nell’ottica di un raggiungimento del benessere per i nostri pet, non dobbiamo dimenticare anche i servizi della veterinaria telematica che aiutano a raggiungere una diagnosi completa e una terapia efficace con l’intervento di diversi esperti riuniti in teleconferenza per formulare pareri e protocolli specifici anche a distanza.
Un cenno va fatto, poi, alle nuovissime terapie veterinarie mediate da quelle dedicate agli uomini. “Ne è un esempio l’agopuntura neuronale che potrebbe diventare la nuova frontiera di questa disciplina per i nostri pet”, mi dice la dottoressa Francesca Parisi, medico veterinario. Come dire che, per una volta, sarà la medicina umana a servire come apriporta per quella degli animali.
Solidarietà a quattro zampe
Ci sono cani fortunati e cani che invece non lo sono. E, a Natale, anche per loro si aprono nuove strade e opportunità. Un esempio? L’iniziativa di Ultima Petfood che, in occasione del Natale, ha scelto di sostenere l’Enpa – Ente nazionale per la protezione degli animali – donando più di 90mila pasti indirizzati a rifugi della onlus. Una donazione a sostegno dei canili Enpa, ma anche un aiuto concreto per supportare l’operato di tutti gli amanti degli animali che ogni giorno si mettono in gioco lavorando in prima persona per la protezione di cani e gatti. Spesso queste realtà esistono, infatti, solo grazie al supporto dei volontari che operano gratuitamente nei vari canili e gattili della penisola.
In quest’ottica merita una menzione l’iniziativa lanciata da Msd animal health, che ha dato il suo contributo non condizionato alla realizzazione del Villaggio di Natale di Mylandog, nell’ambito del progetto di sensibilizzazione e corretta informazione sulle adozioni di pet in famiglia. O i vari progetti a supporto degli animali dei senzatetto delle metropoli, per i quali l’intervento veterinario deve essere gratuito e possibile, come quelli di Save the dogs e dell’Oipa. La conclusione? Ci si prospetta un 2022 all’insegna di un diverso modo di concepire la compagnia e l’affetto di un animale domestico. Gli strumenti ci sono. Cerchiamo di utilizzarli al meglio per donare ai nostri amici un futuro – e soprattutto un presente – migliore.
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