La sonda della Nasa Dart ha colpito l’asteroide Dimorphos per modificarne il percorso.
L’asteroide non rappresentava alcun rischio per la Terra.
Si è trattato di un test per capire come gestire in futuro eventuali impatti di asteroidi con il nostro pianeta.
Un veicolo spaziale del peso di 500 chili, alla velocità di 6 chilometri al secondo, 24mila chilometri all’ora, ha centrato un corpo celeste grande come il Colosseo alla distanza di 12 milioni di chilometri dalla Terra, deviandone l’orbita. È la navicella spaziale Dart, che nella notte del 27 settembre ha colpito l’asteroide Dimorphos.
Potrebbe sembrare che il film Armageddon – quello in cui una squadra di trivellatori fa esplodere un asteroide per salvare l’umanità dall’estinzione – si sia trasformato in realtà, ma non è così. Anche perché l’asteroide non rappresentava un pericolo per la Terra. Si tratta di un esperimento condotto dalla Nasa: l’obiettivo, infatti, era alterare la traiettoria del sasso spaziale. I ricercatori hanno voluto verificare se questo approccio è fattibile in caso di una reale futura minaccia di impatto.
Un asteroide del genere non avrebbe cambiato il destino della Terra
Un lungo applauso da parte degli scienziati della Nasa ha accompagnato le immagini dello scontro con Dimorphos. La navicella Dart, infatti, è stata lanciata verso il suo obiettivo il 24 novembre 2021. Il successo della missione è arrivato 10 mesi dopo.
“Se un asteroide come Dimorphos colpisse una città, sarebbe un disastro per quella singola città, perché lascerebbe un cratere di oltre un chilometro, ma non cambierebbe il destino del pianeta”, ha spiegato Thomas Zurbuchen, amministratore della missione scientifica della Nasa. L’asteroide infatti aveva un diametro di 150 metri, quello che ha estinto i dinosauri era largo oltre 4 chilometri.
IMPACT SUCCESS! Watch from #DARTMIssion’s DRACO Camera, as the vending machine-sized spacecraft successfully collides with asteroid Dimorphos, which is the size of a football stadium and poses no threat to Earth. pic.twitter.com/7bXipPkjWD
Allontanare un asteroide è più sicuro che farlo esplodere
Dimorphos compie un’orbita attorno a un asteroide più grande, chiamato Didymos, una volta ogni 12 ore. Piuttosto che fare a pezzi Dimorphos, la collisione aveva lo scopo di cambiare l’orbita dell’asteroide, rendendolo più “gravitazionalmente legato” a Didymos.
“Se siamo in grado di prevedere abbastanza in anticipo che un asteroide possa rappresentare un problema per il pianeta, allontanarlo sarà molto più sicuro che farlo esplodere, come invece siamo stati abituati a pensare tramite i film di Hollywood”, ha aggiunto Catriona McDonald, astrofisica della Warwick University.
Gli scienziati, inoltre, non erano sicuri della composizione di Dimorphos: poteva trattarsi di una roccia solida o di un mucchio di rocce tenute insieme dalla gravità. Se fosse stato un ammasso di rocce c’era la possibilità che l’impatto generasse uno sciame meteorico artificiale.
Nessun scenario alla Armageddon
Secondo gli scienziati, da questa missione, fotografata dal satellite italiano LiciaCube, si può imparare molto: testare questa tecnologia in anticipo è fondamentale in caso di futuri scenari raccontati da film quali il già citato Armageddon o il più recente Don’t look up.
“Dobbiamo avere una tale tecnologia”, ha detto l’ufficiale di difesa planetaria della Nasa, Lindley Johnson. “Da parte nostra, è stato prudente testare tutto in anticipo, così da non doverlo fare per la prima volta se e quando ne avremmo davvero bisogno”.
Nel 2024, l’Agenzia spaziale europea (Esa) invierà un suo veicolo spaziale su Dimorphos per studiare da vicino l’asteroide.
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