Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Diserbante glifosato nel latte materno, trovato negli Stati Uniti
Un primo test sull’erbicida glifosato condotto su alcune mamme statunitensi e commissionato da Moms Across America e Sustainable Pulse, ha riscontrato livelli alti della sostanza in 3 campioni su 10. I livelli di glifosato nel latte materno misurati nella sperimentazione sono fino a 1600 volte superiori rispetto a quanto consentito dalla direttiva europea sull’acqua potabile
Un primo test sull’erbicida glifosato condotto su alcune mamme statunitensi e commissionato da Moms Across America e Sustainable Pulse, ha riscontrato livelli alti della sostanza in 3 campioni su 10. I livelli di glifosato nel latte materno misurati nella sperimentazione sono fino a 1600 volte superiori rispetto a quanto consentito dalla direttiva europea sull’acqua potabile in tema di singoli pesticidi; sono invece inferiori al massimo consentito per il glifosato negli Stati Uniti, stabilito dalla US Environmental protection agency (Epa).
Le multinazionali produttrici e gli organismi di regolamentazione di tutto il mondo hanno sempre considerato il glifosato non bioaccumulabile. I risultati di questo studio pilota smentiscono tale convinzione.
Glifosato nel latte materno, da dove proviene
I diserbanti a base di glifosato sono i più venduti in tutto il mondo, soprattutto dove si coltivano organismi geneticamente modificati. Non a caso, le madri scelte per il test avevano una certa familiarità con gli alimenti biotech. Lo studio ha analizzato anche 35 campioni di urina registrando livelli di glifosato 10 volte superiori a quelli riscontrati in una ricerca analoga condotta in Europa nel 2013. Secondo i promotori dello studio questa differenza dipende dal fatto che gli Stati Uniti hanno un’alta percentuale di terreno agricolo coltivato con varietà di soia, mais e cotone transgenici mentre in Europa c’è un atteggiamento prudente nei confronti delle coltivazioni ogm e quindi l’esposizione a cibi contaminati da residui chimici è minore.
L’analisi americana, curata da Microbe Inotech Labs, St. Louis, Missouri, non vuole essere uno studio scientifico completo. E’ stato pensato per ispirare l’avvio di approfondimenti scientifici sul glifosato da parte degli enti preposti alla regolamentazione in materia di sostanze chimiche e si rivolge agli scienziati indipendenti di tutto il mondo.
“E’ stato un errore enorme sia dal governo degli Stati Uniti sia dell’industria biotech promuovere e rilasciare prodotti senza studi indipendenti a lungo termine. Ciò che stiamo ora riscontrando con il glifosato è simile a quello che abbiamo affrontato nel 20° secolo con PCB, DDT e Agent Orange”, ha dichiarato il direttore di Pulse sostenibile, Henry Rowlands.
“Moms Across America ritiene il latte materno la scelta numero uno per le madri. Esortiamo tutte le mamme a mangiare cibi biologici e soprattutto ad evitare carne, latticini, oli e cereali che vengono spruzzati con glifosato al momento del raccolto come agente di essiccazione. E’ davvero incoraggiante aver verificato che le donne che hanno mangiato solo cibo biologico e non ogm per un periodo di alcuni mesi non hanno mostrato livelli rilevabili di glifosato nel loro latte materno”, ha dichiarato Zen Honeycutt, fondatrice e direttrice di Moms Across America.
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