Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Neil Young usa solo cotone biologico
“Amici, nel corso del mio ultimo tour in Europa ho iniziato a distribuire al pubblico delle magliette fatte con cotone organico, in modo da dimostrare il mio apprezzamento nei vostri confronti. Queste magliette sono fatte di cotone cresciuto in maniera naturale sul nostro pianeta e potete accorgervi immediatamente della loro qualità, la potete sentire. Si
“Amici, nel corso del mio ultimo tour in Europa ho iniziato a distribuire al pubblico delle magliette fatte con cotone organico, in modo da dimostrare il mio apprezzamento nei vostri confronti. Queste magliette sono fatte di cotone cresciuto in maniera naturale sul nostro pianeta e potete accorgervi immediatamente della loro qualità, la potete sentire. Si tratta del miglior cotone che abbiate mai indossato. Mi auguro che quando indossate le shirt “Protect/Earth” possiate anche voi sentire di proteggere e difendere la Terra”.
Così Neil Young, in una nota apparsa sul suo sito ufficiale, spiega ai fan la decisione di ritirare dal commercio (sia dal proprio negozio online che dalle bancarelle per la vendita durante i concerti) tutto il merchandise prodotto con cotone non organico per sostituirlo con quello prodotto mediante cotone naturale. Neil Young, da sempre attivista e impegnato in prima linea nella difesa dell’ambiente – come ancora una volta testimonia la nuova canzone dal titolo Stand up and Save the Earth – ora ha deciso di mettere in atto una vera e propria campagna in difesa della Terra, chiamando a raccolta tutti i suoi fan. “Mi impegno a parlare e a fare quello che posso per proteggere la Terra.” afferma il rocker canadese sul suo sito.
Young, nella nota, elenca una serie di buone ragioni per preferire i capi in cotone 100 per cento bio. Ad esempio, il cotone industriale viene prodotto con un larghissimo uso di pesticidi fatti con base petrolchimica, con funghicidi ed erbicidi; sostanze che vengono assorbite dal terreno e finiscono con l’influenzare anche le colture vicine, entrano nelle forniture d’acqua e finiscono per inquinare anche altre forme di vita. Young prosegue denunciando l’industria del cotone convenzionale come il secondo consumatore di pesticidi del mondo e ricordando che l’Environmental Protection Agency (l’Agenzia per la protezione dell’ambiente) considera 7 dei 15 pesticidi più utilizzati per il cotone come note, probabili o possibili sostanze cancerogene.
Come se non bastasse, per coltivare il cotone necessario per una sola t-shirt occorrono 2700 litri d’acqua e le coltivazioni di cotone non organico occupano al momento il 5% di terreni destinati all’agricoltura. Oltre a ciò, Young incoraggia i fan a riflettere attentamente sulle proprie abitudini di lavanderia, fornendo consigli utili (che potete leggere qui) per diventare sempre più eco-friendly.
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