
La mancanza di dati ufficiali è un problema per il controllo del mercato legale di animali, soprattutto per le catture di quelli selvatici.
Grazie al progetto Tx2 del Wwf, il numero di tigri del Bengala presenti nel piccolo stato asiatico è passato da 121 a 235 in nove anni.
La tigre è, probabilmente, il predatore più affascinante e carismatico che ancora popoli il pianeta. C’era un tempo, che sembra così distante eppure (evolutivamente parlando) così vicino, in cui i grandi felini erano diffusi in quasi tutto il pianeta, oggi la maggior parte delle poche specie superstiti è invece a rischio estinzione. Ma, fortunatamente, ci siamo forse resi conto in tempo che perdere queste creature, che erano i principali predatori dei nostri antenati ma senza le quali ci sentiremmo incompleti, sarebbe un errore imperdonabile. Da qualche anno, in alcuni paesi, le popolazioni di tigri stanno tornando lentamente a crescere. L’ultima buona notizia arriva dal Nepal, il cui numero di tigri è quasi raddoppiato.
Il numero di tigri del Bengala (Panthera tigris tigris) del Nepal è passato dai 121 esemplari del 2009 agli attuali 235. Lo hanno riferito i funzionari del Dipartimento dei parchi nazionali e della conservazione della fauna selvatica. Le tigri sono animali che occupano vasti areali e in grado di spostarsi come fantasmi, censirle è dunque un’impresa. Per effettuare il monitoraggio sono state utilizzate oltre 4mila video trappole e gli esperti di fauna selvatica hanno percorso circa 2.700 chilometri attraverso le pianure meridionali del Nepal, dove i grandi felini vagano.
“Questo successo è il risultato degli sforzi unificati da parte del governo in collaborazione con le comunità locali e altre parti interessate per proteggere l’habitat delle tigri e combattere il bracconaggio“, ha commentato Man Bahadur Khadka, direttore generale del Dipartimento dei parchi nazionali e della conservazione della fauna del Nepal. Le principali minacce per questi grandi felini in Nepal, così come nel resto dell’Asia, sono la deforestazione, la perdita dell’habitat e la caccia illegale.
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Per salvare le tigri dall’estinzione, nel 2010 il Nepal e altri dodici paesi si sono impegnati a raddoppiare le rispettive popolazioni di tigre entro il 2022, aderendo al progetto Tx2 lanciato dal Wwf. Da allora il progetto ha iniziato a dare i frutti sperati, nel 2016 il numero globale di tigri è infatti tornato ad aumentare per la prima volta dopo più di cento anni.
I am proud of @dicapriofdn’s partnership with @World_Wildlife to support Nepal and local communities in doubling the population of wild tigers. https://t.co/RZzOCue1Dm
— Leonardo DiCaprio (@LeoDiCaprio) 23 settembre 2018
La strada tracciata è dunque quella corretta e Ghana Gurung, rappresentante del Wwf Nepal, ha dichiarato che i progressi compiuti dal Paese possono essere un esempio per la conservazione della tigre a livello globale. “Ogni tigre conta, per il Nepal e per il mondo – ha affermato. – La sfida ora è continuare questi sforzi per proteggere l’habitat delle tigri e garantire la sopravvivenza a lungo termine della specie”. Anche Leonardo DiCaprio, tra i sostenitori del progetto Tx2 e che in passato ha donato un milione di dollari al Wwf per salvare le tigri, ha espresso con un tweet la propria gioia per il risultato ottenuto dal Nepal.
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