“Durante una consegna mi è capitato di vedere due famiglie composte da sette adulti e cinque bambini vivere insieme in una cantina. Lavoravano nel settore dei servizi a domicilio e durante il lockdown hanno perso il lavoro. Sono riusciti ad andare avanti con i loro risparmi per il primo mese. Poi, hanno dovuto chiedere aiuto. Come loro, tanti altri”, racconta Marco Latrecchina, coordinatore del progetto “Nessuno Escluso. Neanche chi ora è in difficoltà” di Emergency a Milano.
Se da un lato l’emergenza sanitaria sembra andare verso la sua fase conclusiva, dall’altro la crisi sociale che ha generato sta emergendo ferocemente solo ora. Per questo Emergency, organizzazione focalizzata per lo più su progetti di carattere sanitario, ha deciso di avviare un servizio di distribuzione gratuita di pacchi di alimenti e beni di prima necessità per far fronte alle nuove povertà causate dalla pandemia.
Il progetto Nessuno Escluso. Neanche chi ora è in difficoltà è attivo nelle città di Milano e Roma e si rivolge a chiunque si trovi a vivere in uno stato di precarietà: nuclei famigliari numerosi, anziani, ma anche giovani impiegati del terziario e lavoratori precari e irregolari. Persone che fino a febbraio galleggiavano sopra la soglia di povertà e che all’improvviso, durante la fase più acuta della pandemia, si sono ritrovati senza alcuna entrata economica.
Secondo una recente analisi della Coldiretti, dal primo caso emerso a Codogno nel mese di febbraio sino ad oggi, in Italia le persone costrette a chiedere aiuti alimentari per poter sopravvivere sono circa 1 milione, con un incremento del 40 per cento delle richieste.
A Milano i volontari di Emergency hanno iniziato a percepire la gravità della situazione durante la Fase 1, dopo che l’organizzazione è entrata a far parte del progetto Milano Aiuta consegnando spesa e farmaci a domicilio per i più fragili. “Pian piano è emersa questa realtà, definita di nuovi poveri – spiega Latrecchina. È capitato che alcune persone in cerca di aiuto venissero nella nostra sede di Milano, nei nostri uffici: persone spesso imbarazzate perché non si erano mai trovate nella condizione di dover chiedere. Allora abbiamo capito che dovevamo attivarci, fare qualcosa immediatamente.”
Chiunque si trova in difficoltà economicaa causa della Covid-19 può quindi chiamare lo 02 86316890 entrando in contatto con il centralino gestito da Emergency per ricevere le richiesta d’aiuto. Ogni nucleo famigliare viene ascoltato dai volontari che raccolgono le informazioni necessarie per calibrare i pacchi sulla base delle esigenze di ciascuno. Emergency prende poi in carico le famiglie per un periodo di un mese, al termine del quale la situazione dei beneficiari viene nuovamente verificata. Se lo stato di necessità persiste, la famiglia continuerà allora a ricevere l’aiuto necessario.
Un androne giallo sbiadito, lo scooter vicino al portone d’ingresso… G. siede a terra accanto a una dei suoi tre…
Dalla farina alla pasta, dal pomodoro al latte: grazie al continuo lavoro dei volontari e alle aziende che hanno aderito donando i loro prodotti, le famiglie che hanno chiesto e chiedono il supporto di Nessuno Escluso ricevono settimanalmente un pacco di alimenti, a cui si aggiunge una consegna mensile di prodotti per la pulizia della casa e per l’igiene personale.
Ad oggi, sono quasi 3.000 i pacchi consegnati nella sola Milano. “Abbiamo pensato ad un paniere essenziale ma vogliamo anche far in modo che questo sia anche un pacco di dignità – spiega Latrecchina – per questo cerchiamo di includere anche beni non strettamente essenziali, come lievito di birra e il necessario per fare dolci. Purtroppo non possiamo prevedere la fine di questa emergenza, il progetto sarà sicuramente attivo per i prossimi 6 mesi e in questo periodo di tempo cercheremo di fare il nostro meglio per dare una risposta concreta a coloro che ci chiederanno aiuto. Poi speriamo che non ce ne sia più bisogno”.
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