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Un tranquillo weekend di bufera, il racconto fotografico da New York
Gli Stati Uniti prendono davvero sul serio le previsioni meteorologiche. Fin dagli albori questa scienza è stata utile per far fronte alla forza di Madre Natura, che può diventare indomabile in tutta la vastità del paese, dove tempeste violente e improvvise portano devastazione, senza le giuste precauzioni. L’intensità della bufera di neve Jonas è stata annunciata con
Gli Stati Uniti prendono davvero sul serio le previsioni meteorologiche. Fin dagli albori questa scienza è stata utile per far fronte alla forza di Madre Natura, che può diventare indomabile in tutta la vastità del paese, dove tempeste violente e improvvise portano devastazione, senza le giuste precauzioni. L’intensità della bufera di neve Jonas è stata annunciata con una settimana di anticipo, proprio con l’obiettivo di prevenire disastri, mentre stava per abbattersi sulla costa orientale degli Stati Uniti, poi raggiunta nel weekend del 23 e 24 gennaio. Nel giro di 24 ore più di 66 centimetri hanno sommerso la città di New York.
I preparativi
I newyorkesi sono abituati a questo tipo di allerta meteo e già da lunedì 18 gennaio hanno cominciato a fare scorte di cibo e a prepararsi alla bufera di neve. Durante la mattinata di venerdì, gli uffici stavano già attivando le procedure di emergenza: in caso di allerte meteo, persino il modo in cui le persone vengono informate di non recarsi in ufficio segue un iter ben preciso. In tutta la città si percepiva una sorta di fermento. Più la tempesta si avvicinava, più le code erano lunghe e gli scaffali vuoti nei negozi di alimentari. Nelle strade, nei negozi, negli uffici e nella metropolitana i residenti della Grande Mela si salutavano augurandosi “state al caldo, godetevi la neve”. La tempesta è iniziata gradualmente la sera di venerdì, scatenando tutta la sua potenza durante la mattinata di sabato 23.
“State a casa e non usate l’auto”
La tempesta ha raggiunto lo stato di bufera di neve nel pomeriggio di sabato quando alle 13:00, ora locale, il sindaco Bill De Blasio ha annunciato il divieto di circolazione a partire dalle 14:30, fatta eccezione dei veicoli di emergenza: 18 persone hanno perso la vita in incidenti stradali, come riportato dal New York Times. Anche le linee metropolitane di superficie sono state sospese e tutti gli spettacoli di Broadway cancellati, sotto consiglio del sindaco, mentre più di 10mila voli sono stati cancellati in tutti gli Stati Uniti. Non appena il divieto di circolazione è entrato in vigore, il National weather service ha previsto la caduta di 60-76 centimetri di neve nell’area metropolitana, avvicinandola alla più grande tempesta di neve nella storia della città, registrata nel 2006 con 68 centimetri.
Today in microfashion…
Posted by Humans of New York on Domingo, 24 de enero de 2016
Fare snowboard a Times Square
Senza macchine, la città di New York è rimasta avvolta da uno strano ma bellissimo silenzio. Le persone sono uscite di casa a piedi e alcuni hanno deciso di giocare e godersi la neve.
Il sole di domenica riporta tutto alla normalità
Il divieto di circolazione è stato revocato alle 7 della mattina di domenica, quando la città è stata illuminata da un sole bellissimo, seppur freddo. La città che non dorme mai si è svegliata e le persone hanno iniziato a spalare la neve, mentre il sindaco ringraziava tutti coloro che hanno dato una mano a superare questo momento di difficoltà per la città di New York. Il National weather service ha confermato che Jonas è stata una delle bufere più nevose nella storia della città, seconda solo a quella da record del 2006.
#NYC is bouncing back from #blizzard2016. @NYCTBus service up and running. Most @MTA subways back too. See: pic.twitter.com/VKEgbI2AEh
— Bill de Blasio (@BilldeBlasio) 24 Gennaio 2016
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