Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
New York, moda circolare per dare nuova vita ai vestiti usati
L’Ellen MacArthur Foundation cerca di contrastare gli sprechi dell’industria dell’abbigliamento con la campagna Make Fashion Circular #WearNext che si svolgerà a New York dal 4 marzo al 9 giugno.
Il settore dell’abbigliamento genera un enorme volume di affari ed è tra i più inquinanti al mondo: consuma un’incredibile quantità di risorse e genera miliardi di tonnellate di acque reflue ogni anno. Se la produzione globale di abbigliamento continua ad aumentare, l’impiego medio degli indumenti è calato drasticamente. Gli abiti vengono indossati sempre meno, gran parte di questi è destinato alla discarica entro un anno dall’acquisto e solo una percentuale irrisoria, meno dell’1 per cento, viene riciclata dopo l’uso. Per combattere il grande problema dei rifiuti del settore della moda e promuovere il riciclo e il riuso dei capi di abbigliamento, a New York è stata lanciata la campagna #WearNext.
Contro lo spreco
La campagna fa parte dell’iniziativa Make fashion circular della Ellen MacArthur Foundation, tra le più importanti istituzioni per la promozione e lo sviluppo dell’economia circolare, e vede la partecipazione di marchi di moda, enti pubblici, collezionisti e aziende. L’obiettivo dell’iniziativa è dare nuova vita ai vecchi vestiti, salvandoli dalla discarica di New York. Ogni anno la città statunitense invia in discarica oltre novanta milioni di chili di vestiti.
Donating our ‘old’ clothes for reuse or recycling has never been easier – the city of #NewYork offers 1,100 donation drop-off points across the city to save our unwanted clothes from going to landfill: https://t.co/xVx3ci8F3j#WearNext #MakeFashionCircular pic.twitter.com/m1Gex49y70
— MakeFashionCircular (@CircularFibres) 27 marzo 2019
Come funziona la campagna #WearNext
I newyorkesi, tra il 4 marzo e il 9 giugno, potranno lasciare i propri vecchi abiti in una serie di negozi e altri punti di raccolta che hanno aderito all’iniziativa. Per facilitare il processo e agevolare il “salvataggio” dei vestiti, il Dipartimento di sanità di New York ha creato una mappa online che elenca gli oltre 1.100 punti di raccolta.
Leggi anche: Verso un’economia circolare del cibo
Verso una moda sostenibile
La campagna Make fashion circular è nata nel maggio 2018 per convogliare gli sforzi internazionali per creare un’economia circolare della moda, che ribalti l’insostenibile paradigma della fast fashion attraverso riuso, riciclo e l’impiego di materiali ecosostenibili e riciclabili.
Consumatori consapevoli
“Come clienti, sappiamo dove abbiamo acquistato i nostri vestiti e sappiamo dove e quando li abbiamo indossati – ha affermato Francois Souchet, responsabile della campagna Make fashion circular della Ellen MacArthur Foundation. – #WearNext si occupa della fase successiva di quel viaggio, dove vanno i nostri vestiti quando ce ne separiamo? Crediamo che i vestiti non dovrebbero mai diventare spazzatura”. Un consumo più critico e consapevole da parte degli acquirenti è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale del settore dell’abbigliamento ma non sufficiente, è anche necessario un radicale cambiamento del settore stesso.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.