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Restituiamo ai cavalli maltrattati una nuova vita. Questo è il Progetto Islander
L’obiettivo di Progetto Islander è quello di garantire il benessere del cavallo in ogni ambito. Parliamo con Nicole Berlusconi dell’associazione che recupera i cavalli maltrattati e provvede alla loro riabilitazione.
La pony Billa Bong è stata salvata al maneggio di Caluso, in provincia di Torino. Era piena di cicatrici causate dai colpi ricevuti con un bastone elettrificato, ha avuto bisogno di un intervento chirurgico per curare la lesione che la faceva zoppicare ed era talmente spaventata che cominciava a tremare non appena qualcuno le si avvicinava. È stato il cavallo che ha impiegato più tempo a riprendersi, ma alla fine con tanta pazienza, una buona dose di amore e la corretta comunicazione è totalmente cambiata ed è riuscita a ritrovare la serenità, dimostrandosi ancora capace di amare ed essere amata. “Loro non dimenticano, però hanno la capacità di perdonare e di riacquistare la fiducia”: è il racconto di Nicole Berlusconi, fondatrice di Progetto Islander.
Cos’è Progetto Islander
Progetto Islander è un’associazione nata nel 2012 che si occupa della difesa del cavallo. In particolare, salva gli animali dalle situazioni di maltrattamento e li accoglie nel suo centro a Villanterio in provincia di Pavia, per riabilitarli e successivamente darli in adozione. In più, si batte per regolamentare le discipline e le tradizioni equestri in modo che i cavalli non subiscano alcun tipo di violenza e sia garantito loro il pieno rispetto.
I cavalli maltrattati vengono riabilitati e dati in adozione
L’associazione riceve segnalazioni di maltrattamento da parte di privati oppure viene contattata dalle autorità quando si effettuata un sequestro e i cavalli hanno bisogno di una nuova sistemazione. Gli animali vengono accolti al centro, riabilitati e a quel punto sono pronti per essere dati in adozione. Nei casi più gravi ricevono anche delle cure mediche da parte dei veterinari con cui Progetto Islander collabora, tra cui la dottoressa Carlotta Caminiti e gli specialisti della Clinica veterinaria Piola. Al momento il centro di Progetto Islander ospita 25 cavalli. È possibile adottarli a distanza, anche se la soluzione auspicabile è che trovino una nuova casa in modo che ci sia spazio sufficiente per accogliere altri esemplari.
Prima di essere un atleta, il cavallo è un essere vivente
“Se si sceglie di praticare uno sport come l’equitazione, bisogna pensare che il cavallo, prima di essere atleta, è un essere vivente e va rispettato”, continua Nicole Berlusconi, che ha abbandonato la carriera nel salto ostacoli per dedicarsi completamente all’associazione, alle passeggiate e al lavoro in libertà con i suoi cavalli.
Le tradizioni non devono sparire, ma è necessario che salvaguardino i diritti degli animali
In Italia sopravvivono molte tradizioni come il palio di Siena e le botticelle a Roma, le famose carrozze turistiche della capitale, che suscitano l’indignazione degli animalisti perché mettono in grave pericolo la salute dei cavalli. “Io sono convinta che le tradizioni possano evolversi: non devono sparire, ma vanno modificate e regolamentate. Noi stiamo cercando di intervenire con delle proposte di legge. Tutto deve essere fatto nel rispetto dell’animale”, ha detto la Berlusconi. Per quanto riguarda le botticelle, l’idea è quella di porre delle limitazioni, ad esempio impedirne l’utilizzo negli orari più caldi – norma già in vigore, che però non viene rispettata – e aumentare le pause per gli animali. La speranza è che venga mantenuta la promessa di sostituire i mezzi trainati da cavalli con carrozze elettriche a partire dal 2018.
Progetto Islander lotta contro le macellazioni abusive
Progetto Islander è molto impegnata anche sul fronte delle macellazioni abusive, che riguardano soprattutto i cavalli che provengono dal mondo delle corse e che non potrebbero essere macellati in quanto hanno assunto farmaci pericolosi per la salute dell’uomo, anche se in realtà, spiega Nicole Berlusconi, “sono molte le segnalazioni in Campania e in Sicilia di macelli non autorizzati, che non effettuano alcun tipo di controllo, utilizzano passaporti falsi e poi smistano le carni sul mercato”. Si tratta di interventi particolarmente delicati, spesso anche pericolosi, in cui non sempre le autorità sono disposte a collaborare.
Da quattro anni l’associazione fa parte della Commissione etica di Fieracavalli
Progetto Islander è membro della Commissione etica di Fieracavalli, un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati del mondo equestre che si tiene ogni anno a Verona.
La Commissione si occupa di controllare che durante le giornate di fiera i cavalli non subiscano alcun tipo di abuso e di risolvere tutte le problematiche che si presentano. Per esempio si interviene se c’è la segnalazione di un cavallo ferito, oppure se vengono usati metodi violenti o strumenti dolorosi come la serretta, una nasalina seghettata impiegata nella doma dei cavalli spagnoli che procura gravi lacerazioni al muso dell’animale: l’associazione sta svolgendo anche un lavoro a monte per abolire l’utilizzo di questo strumento barbarico.
Il progetto Ri.abilitiamoci
L’associazione di Nicole Berlusconi ha avviato il progetto Ri.abilitiamoci, nato grazie alle dottoressa Antonella Artuso e portato avanti in un terreno dietro la clinica dell’ippodromo di Milano La Maura. L’obiettivo è quello di avvicinare i cavalli vittime di violenza alle persone fragili, nell’ottica di un percorso di riabilitazione a vicenda che va oltre la classica ippoterapia. Ci sono già 70 bambini in lista d’attesa. I cavalli insegnano che è possibile superare gli ostacoli che la vita ci mette davanti, che non bisogna essere perfetti per meritare affetto, che il rispetto reciproco è alla base di ogni rapporto. E che è possibile tornare ad amare e ad avere fiducia negli altri, nonostante tutto. I bambini si sentono vicini a loro perché si trovano nella stessa condizione di fragilità: insieme, però, si diventa più forti.
La fiducia che i cavalli sono capaci di dimostrare, la loro volontà di stabilire un contatto, la speranza che ancora nutrono e la loro straordinaria capacità di apprezzare ogni più piccolo momento della vita – che si tratti di una carezza, di una mela o del tiepido sole invernale – sono un esempio per tutti noi, che può infonderci coraggio nei momenti più difficili e spronarci all’apertura verso gli altri e verso ciò che ci circonda. Gli animali migliorano la nostra vita. È compito nostro proteggere la loro.
Scopri come adottare un cavallo. Se preferisci l’adozione a distanza clicca qui.
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