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Nicole Della Monica, campionessa di pattinaggio artistico di coppia. La sostenibilità è rispetto verso se stessi
Nicole Della Monica cerca di dare il buon esempio sul ghiaccio e nella vita e sa che i piccoli gesti di ognuno possono fare una grande differenza. L’abbiamo incontrata per parlare del suo interesse per la sostenibilità.
30 anni e una carriera già più che ventennale. Nicole Della Monica pattina da una vita. “Ho incominciato per caso: quando avevo 6 anni, mio padre andava a pattinare e qualche volta mi portava con lui”, ci racconta sorridendo e ricordando quei bei momenti. “Ho conosciuto la mia allenatrice proprio su quella pista”. La sua carriera è iniziata nel pattinaggio artistico singolo, la stessa disciplina di Carolina Kostner, poi all’età di 17 anni ha deciso di provare il pattinaggio di coppia e da allora non è mai tornata indietro. Oggi pattina con Matteo Guarise e, insieme, sono i campioni italiani in carica, imbattuti da quattro anni.
Hanno partecipato a due olimpiadi e all’ultima, quella di Pyeongchang 2018, hanno incantato gli spettatori di tutto il mondo pattinando sulla colonna sonora dell’albero della vita dell’Expo 2015 di Milano scritta da Roberto Cacciapaglia. Uno spettacolo unico e, per questo, indimenticabile.
Nicole è una ragazza che trasmette la stessa energia positiva sia sulla pista che di persona e questa sua genuinità si tramuta anche in un’attenzione particolare per il mondo che la circonda: “so che i piccoli gesti di ognuno possono fare una differenza enorme”, ci ha detto.
Così da qualche mese, ha deciso di dare il buon esempio alle migliaia di persone che la seguono fedelmente su Instagram e ha cominciato a parlare di una tematica che le sta molto a cuore: la sostenibilità.
Ha iniziato parlando della necessità di ridurre la plastica che utilizzava e di cosa tutti potessero fare nel loro piccolo. La risposta che ha ricevuto è stata magnifica: i suoi fan sono stati al suo fianco fin dal primo momento, supportandola e aiutandola in ogni passo e alla fine, tutti hanno fatto la differenza. “Non pensavo, ma sono tante le persone che ascoltano quello che dico e che comprano quello che mostro”, ci dice quasi sorpresa, ma immensamente grata dell’affetto che le dimostrano ogni giorno.
Adesso sta cercando di ridurre al minimo la quantità di rifiuti che produce e l’abbiamo incontrata per chiederle come sta andando.
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Raccontaci del tuo interesse per la sostenibilità. Com’è nato?
Per me è una cosa naturale. In casa siamo sempre stati attenti all’ambiente, a partire dalla raccolta differenziata. Ultimamente però mi sono resa conto che il problema degli sprechi è enorme. Ad esempio la spesa: io cerco di farne poca ogni giorno, per comprare solo ciò di cui ho bisogno, ma mi è capitato di riempire il sacco della spazzatura in una sola sera. Non volevo crederci.
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Quindi cosa hai deciso di fare?
Ho iniziato a comprare sempre meno prodotti confezionati per cercare di ridurre al minimo gli sprechi. Per fortuna le persone, e di conseguenza le aziende, si stanno muovendo sempre di più in questa direzione, quindi ho trovato valide alternative. Oltre alla frutta e alla verdura che si possono trovare sfuse senza dover comprare quelle imballate, ho iniziato ad eliminare anche i prodotti usa e getta. È sorprendente quante alternative ci siano. Prendi lo shampoo per esempio, si può usare quello solido liberandosi dell’incombenza del flacone una volta finito. Per noi atleti che viaggiamo spesso è l’ideale. I dischetti struccanti sono un altro esempio: oggigiorno li fanno anche in tessuto e possono essere lavati e riutilizzati senza problemi. Oltre a fare bene all’ambiente fa bene anche al portafoglio.
Tra le tue letture c’è anche un libro sulla sostenibilità, giusto?
Sì, esatto. È un libretto che spiega i 101 modi per sostituire i prodotti monouso con quelli più ecosostenibili. Lo sto leggendo insieme a chi mi segue su Instagram: ogni giorno posto un consiglio nelle storie e lo traduco in italiano, in modo che tutti possano leggerlo. Si passa da quelli più semplici, come munirsi di borracce e borse di tela, fino a quelli a cui magari non pensi, come usare il tè sfuso al posto di quello in bustina. Ce ne sono anche alcuni molto carini come “scegli il cono al posto della coppetta quando mangi il gelato” e questo, diciamocelo, possiamo seguirlo tutti senza problemi. Sono rimasta scioccata dal numero di persone che mi scrivono chiedendo dove trovare i prodotti di cui parlo o che mi danno dritte su cosa acquistare. Ci sono consigli davvero alla portata di tutti e infatti la risposta è stata molto positiva.
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Cosa ne pensi della situazione di oggi?
Penso che l’azione del singolo abbia davvero un grande potenziale: in tanti dicono “cosa vuoi che cambi, se lo faccio io sono solo una persona su sette miliardi”. Ed è assolutamente sbagliato. Il cambiamento arriva passo dopo passo e le azioni di tutti contano molto. Non è facile condividere questo messaggio, ma penso che in primis sia una questione di rispetto verso noi stessi. Cerco di farlo capire anche ai bimbi a cui insegno. Quando vedo qualcuno che butta un fazzoletto a terra durante un allenamento mi arrabbio moltissimo, perché sono sicura che non lo farebbero mai a casa propria. Quindi perché farlo in giro? La situazione che si è creata nel mondo è una conseguenza diretta delle nostre azioni, della nostra mancanza di attenzione. Però una cosa positiva la devo dire: si vede che il cambiamento sta arrivando. La scorsa stagione, ad esempio, è stata quella più sostenibile che io abbia mai visto: molti sponsor si sono sforzati di fare un passo verso la sostenibilità e, ad esempio, ci hanno regalato delle borracce per l’acqua. È sempre bello vedere che qualcosa si muove.
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