Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Nissan Ariya, l’elettrica che fonde minimalismo ed efficienza
Nissan per la sua nuova elettrica Ariya punta su minimalismo ed efficienza. Come va e cosa offre nella nostra prova.
Dopo avervene anticipato le caratteristiche nel 2020, vi raccontiamo la nostra prima volta al volante dell’ultima elettrica di Nissan, Ariya, un modello che arriva 12 anni dopo il lancio di Leaf, per anni fra le auto a “zero” emissioni più diffuse e apprezzate, una pioniera si può dire, insieme alla francese (ma appartenente allo stesso gruppo) Renault Zoe.
Dopo aver annunciato l’obiettivo di una gamma elettrificata entro il 2030, Nissan torna sul tema con un crossover dalle dimensioni esterne importanti (4 metri e 60 la lunghezza), a cui corrisponde però un’abitabilità che impressiona da subito, per la libertà di movimento a bordo, sia per chi viaggia davanti, sia per chi siede sul sedile posteriore. A cui si aggiunge uno spazioso bagagliaio (più piccolo nella versione 4Wd) dotato di un portellone ad apertura elettrica.
Nissan: “Questo è il nostro sistema di trazione integrale più evoluto”
Ecco, spazio, silenzio, un comfort che colpisce piacevolmente da subito, sono le caratteristiche che rimangono impresse sin da subito sulla nuova Nissan Ariya. Insieme alla piacevolezza di guida, al senso di serenità. E all’inaspettata facilità di guida, merito della posizione di guida alta, ma anche di manovre facili grazie a telecamere, sensori e uno sterzo che permette di parcheggiare senza stress. Insomma, un’auto adatta alla famiglia, con uno stile dalla forte personalità (a tratti ricorda le linee eleganti di una coupé) e (volendo) con la trazione su tutte le 4 ruote (la più evoluta mai costruita da Nissan), il che si traduce in una maggiore sicurezza quando si viaggia in cattive condizioni ambientali o su terreni a scarsa aderenza.
Design ed efficienza, due aspetti connessi fra loro
Naturale evoluzione della IMx concept apparsa per la prima volta nel 2017 al Tokyo Motor Show, “il design di Ariya è sicuramente unico, un esempio di timeless japanese futurism”, ha commentato Marco Toro, Ad Nissan Italia. Comunque la si pensi, la cifra stilistica di Ariya colpisce subito, essenziale, pulita, priva di orpelli. Insomma, un design “levigato”, che non a caso ha già conquistato due ambiti riconoscimenti, l’iF Design award e il Red Dot award. Poi c’è quello che non si vede ad occhio, ma che invece è importante in termini di efficienza su un’auto elettrica è l’aerodinamica, un aspetto che incide anche sull’autonomia, oltre che sulle prestazioni.
L’altro vantaggio è che Ariya è costruita su una piattaforma nuova, che ha permesso di sfruttare al meglio gli spazi: porte ampie, “pavimento” piatto, motori elettrici (2 sulla versione a trazione integrale), montati in modo da non rubare spazio ai passeggeri. E batterie sottili, che insieme all’assenza del tunnel centrale hanno permesso di ottenere uno spazio notevole.
L’abitacolo e quel senso di spazio
L’altro aspetto di questa elettrica è lo sforzo di renderne l’utilizzo il più possibile confortevole. Il che significa, per esempio, che appena si sale a bordo (tenendo le chiavi in tasca), il volante, il sedile del pilota e la console centrale (scorrevole) si regolano automaticamente in funzione delle scelte memorizzate; non un unicum ma segno, comunque, di forte un’attenzione al comfort delle persone.
Su Ariya la strumentazione, come accade ormai sempre più frequentemente sulle auto elettriche, è completamente digitale, con grandi display che, dal quadro strumenti al grande schermo centrale permettono di accedere a tutte le informazioni di bordo, volendo sfruttando anche le interfacce simil-smartphone Apple carplay e Android auto. Alcuni comandi poi reagiscono al tatto, ossia vibrano quando vengono attivati, altri alla voce, utili per l’inserimento di una meta sul navigatore o per la regolazione della temperatura dell’abitacolo.
Ariya, così è connessa e sempre aggiornata
Insomma, con Ariya Nissan ha voluto proporre un’elettrica adatta al viaggio (infrastruttura di ricarica permettendo). In questo senso, oltre alla buona autonomia, rassicura la capacità del navigatore di calcolare l’itinerario migliore in tempo reale, ossia in base al traffico, alle condizioni della strada, alla carica residua della batteria e alla disponibilità di stazioni di ricarica lungo il tragitto.
E perché il software sia sempre aggiornato, i sistemi di bordo eseguono l’upgrade automaticamente (anche in viaggio se la connessione lo permette), senza passare dall’officina, una bella comodità.
Perché questa elettrica trasmette un senso di serenità
Della piacevolezza di guida di un’auto elettrica vi abbiamo detto molte volte: più silenzio, assenza di vibrazioni, accelerazioni pronte e molto fluide. Poi, la differenza la fanno potenza, autonomia e più in generale una serie di aspetti legati alla guida: sistemi di assistenza (Adas), sospensioni, sterzo, insonorizzazione. Ecco, Nissan con Ariya ha trovato un equilibrio che convince. Delle tre versioni disponibili (63 kWh con autonomia fino a 403 km, 87 kWh con autonomia fino a 533 km e 87 kWh con trazione integrale 4×4 e autonomia fino a 500 km), noi abbiamo provato la prima.
Classiche le tre modalità di guida, Standard, Sport ed Eco, poi programma Brake per massimizzare la rigenerazione dell’energia e la funzione e-Pedal che frena (meglio, rallenta ma non fino a fermarla) l’auto, senza quasi usare i freni, una bella comodità soprattutto in città. Diciamo subito dell’autonomia, che per una volta non sembra distante dal dato dichiarato, significativo dell’alta efficienza energetica raggiunta.
La posizione delle batterie, montate in basso sotto pianale, abbassa il baricentro e rende molto stabile l’auto, merito anche di uno sterzo reattivo e di sospensioni che sembrano pensate per le strade e i gusti europei.
Per chi teme le manovre c’è il parcheggio automatico
Tanti (e utilissimi) i sistemi di assistenza alla guida; interessante fra tutti quello che sfrutta il navigatore per adattare in tempo reale la velocità in base alle condizioni di guida, rispettando segnali stradali e regolando velocità e frenata in automatico. Per i più pigri c’è anche il parcheggio automatico, apprezzabile anche per la scarsa visibilità posteriore, a cui fa parziale rimedio la telecamera inserita nel retrovisore interno. Chiudiamo con una valutazione sui prezzi: Nissan Ariya è già ordinabile (le prime consegne sono previste in autunno) con un listino che parte da 51.400 euro per la versione 63 kWh 2Wd fino ai 64.900 della versione 4Wd, incentivi esclusi.
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