Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
In 10 anni chi guida una Nissan Leaf ha evitato 2,4 milioni di tonnellate di CO2
Quando ha scelto la sua nuova Nissan Leaf, non pensava di diventare la protagonista di un’importante pagina di storia dell’auto elettrica. E invece la norvegese Maria Jansen ha finito per l’acquistare l’esemplare numero 500mila del primo veicolo 100 per cento elettrico per il mercato di massa: una ricorrenza che la casa automobilistica giapponese ha celebrato,
Quando ha scelto la sua nuova Nissan Leaf, non pensava di diventare la protagonista di un’importante pagina di storia dell’auto elettrica. E invece la norvegese Maria Jansen ha finito per l’acquistare l’esemplare numero 500mila del primo veicolo 100 per cento elettrico per il mercato di massa: una ricorrenza che la casa automobilistica giapponese ha celebrato, lo scorso 9 settembre, in occasione del World EV Day. A quasi dieci anni dal lancio del primo modello, il traguardo è stato raggiunto nello stabilimento Nissan di Sunderland, dove dal 2013 sono state prodotte oltre 175mila Leaf, 5.700 delle quali circolanti sul territorio italiano.
Un importante contributo contro le emissioni
Il sito produttivo inglese continua ancora oggi a produrre quest’auto secondo standard tali da assicurare la qualità del veicolo e da contribuire a promuovere una mobilità più sostenibile. “Mio marito ed io abbiamo deciso di acquistare la prima Leaf nel 2018 – ha spiegato Maria Jansen – ed è stato amore a prima vista perché, grazie alla maggiore autonomia e alle tecnologie avanzate, soddisfa pienamente le nostre esigenze”. Nel corso degli anni, la Leaf si è aggiudicata prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo, fra cui l’European car of the year e il World car of the year nel 2011, il Car of the year Japan nel 2011-2012 e il Green gold award al Premio auto Europa nel 2017. Con oltre 14,8 miliardi di chilometri a zero emissioni percorsi dal 2010, i suoi proprietari hanno permesso di risparmiare emissioni nocive per l’ambiente pari a 2,4 milioni di tonnellate di CO2.
Negli ultimi mesi, la riduzione di molte attività umane imposta dal lockdown si è tradotta in un sensibile miglioramento della qualità dell’aria in ogni angolo del globo: il risultato è che oggi il 68 per cento della popolazione europea si dichiara a favore dell’adozione di misure per evitare il ritorno ai precedenti livelli di inquinamento atmosferico. Per Helen Perry, head of electric passenger cars and infrastructures di Nissan in Europa, “i consumatori hanno avuto modo di sperimentare cosa significa vivere con un’aria più pulita e un minore inquinamento acustico. Oggi più che mai, sono pronti a compiere passi concreti verso un futuro più sostenibile, e guidare la Leaf è uno di questi”.
Crescono la gamma e la rete infrastrutturale
Un obiettivo sempre più alla portata grazie a una ampia gamma 100 per cento elettrica e a una rete infrastrutturale di ricarica sempre più capillare. Nissan Leaf è ora disponibile anche nella versione e+ con batteria da 62kWh e nuove tecnologie di connettività: un’auto che consente di percorrere fino a 385 chilometri con singola carica, o di effettuare per un’intera settimana un tragitto casa-lavoro di oltre 75 chilometri giornalieri. Muoversi a zero emissioni sul territorio nazionale è peraltro sempre più facile grazie al programma di sviluppo delle infrastrutture che Nissan sta implementando presso la propria rete, con l’installazione di 85 colonnine Fast charge che consentono ai clienti Leaf in Italia di percorrere fino a oltre 770 chilometri con una singola ricarica.
L’accordo con Renault e la piattaforma Uber
Intanto Nissan ha firmato, insieme a Renault e Uber, una lettera di intenti per consentire a una delle aziende leader nel mondo nella mobilità condivisa di elettrificare la sua offerta in Europa. L’intesa punta a una proposta accessibile di veicoli al 100 per cento elettrici pensata per gli autisti che utilizzano l’applicazione Uber sui mercati del vecchio continente, soprattutto nel Regno Unito, in Francia, nei Paesi Bassi e in Portogallo: entro il 2025, la metà dei chilometri percorsi tramite la piattaforma in sette capitali europee (Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Lisbona, Londra, Madrid e Parigi) sarà effettuato a bordo di veicoli a zero emissioni. Le aziende lavoreranno per realizzare soluzioni in grado di accelerare l’adozione di questi mezzi e lo sviluppo di un ecosistema elettrico nelle città europee; agli autisti che utilizzano l’applicazione Uber favoriranno l’accesso alla Renault Zoe e alla Nissan Leaf, nonché ai futuri veicoli elettrici della gamma di entrambi i costruttori.
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