Il premio Nobel per l’Economia 2020 va a Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson “per i miglioramenti alla teoria delle aste e l’elaborazione di nuovi sistemi di asta”. A dare l’annuncio nella mattinata del 12 ottobre è l’Accademia reale svedese delle scienze.
This year’s Economic Science Laureates, Paul Milgrom and Robert Wilson, have not just clarified how auctions work and why bidders behave in a certain way, but used their theoretical discoveries to invent entirely new auction formats for the sale of goods and services.#NobelPrize
“Le persone hanno sempre venduto i beni al migliore acquirente, o li hanno acquistati da chi faceva l’offerta più conveniente”, esordisce il comunicato ufficiale, ricordando come al giorno d’oggi nelle aste vengano scambiati beni che valgono cifre astronomiche. Non solo opere d’arte, ma anche minerali, energia, titoli finanziari. Esistono vari modelli di asta, ciascuno dei quali comporta regole specifiche per le offerte e i prezzi finali. Con la teoria delle aste, che di per sé è molto complessa, i ricercatori cercano di capire le conseguenze concrete di ciascuno di essi.
Cosa sostengono le teorie di Milgrom e Wilson
Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson, entrambi professori all’università di Stanford, hanno dato un contributo fondamentale a questi studi. Nello specifico, Wilson si è dedicato alle aste di oggetti con un valore comune, cioè un valore che in un primo momento non è certo ma alla fine risulta uguale per tutti. È il caso ad esempio del futuro valore delle frequenze radio. Gli offerenti, ha dimostrato, tendono a fare un’offerta che si colloca al di sotto rispetto alla loro migliore stima di questo valore comune; temono infatti di incappare nella cosiddetta “maledizione del vincitore”, trovandosi a pagare una cifra eccessiva e quindi a uscirne penalizzati.
The #NobelPrize committee couldn't reach Paul Milgrom to share the news that he won, so his fellow winner and neighbor Robert Wilson knocked on his door in the middle of the night. pic.twitter.com/MvhxZcgutZ
Milgrom ha formulato una teoria generale delle aste che non prende in considerazione soltanto il valore comune ma anche il valore privato, che varia a seconda dell’acquirente. A partire dalla disamina delle strategie adottate all’interno di diversi sistemi d’asta, ha dimostrato che l’acquirente può prevedere un incasso più alto quando gli offerenti dispongono di un maggior numero di informazioni sul valore che i loro concorrenti attribuiscono al bene.
I due premi Nobel hanno sviluppato nuovi meccanismi d’asta che nel 1994 sono stati sfruttati anche dalle autorità statunitensi per vendere le frequenze radio agli operatori. Un esempio che è stato seguito successivamente anche da altri paesi.
Premio Nobel per l’Economia, le edizioni precedenti
Il premio per le Scienze economiche in memoria di Alfred Nobel è stato istituito nel 1968 dalla Sveriges riksbank, la Banca centrale svedese. Anche se non era previsto in origine dal testamento dello stesso Alfred Nobel, viene assegnato dall’Accademia reale svedese delle scienze seguendo le stesse logiche previste per gli altri cinque riconoscimenti (Chimica, Fisica, Medicina, Letteratura e Pace). Nel 2017 è andato a Richard Thaler, padre dell’economia comportamentale divenuto celebre per aver coniato il concetto di nudging, o “spintarella gentile”. Nel 2018 è stato il turno di William D. Nordhaus, che ha sviluppato il primo modello che descrive l’interazione fra l’economia e il clima, e Paul Romer, la cui attività di ricerca si focalizza sull’innovazione tecnologica. Nel 2019 sono stati premiati gli studi sperimentali sulla povertà condotti da Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer.
La docente di economia Claudia Goldin, è stata insignita del premio Nobel per l’Economia 2023 “per aver fatto progredire la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”.
David Card, Joshua D. Angrist e Guido W. Imbens hanno ricevuto il premio Nobel per l’Economia 2021. Grazie agli esperimenti naturali, hanno saputo spiegare importanti questioni sociali.
Abdulrazak Gurnah, originario di Zanzibar, è stato insignito del premio Nobel per la Letteratura 2021 per i suoi romanzi sul colonialismo e sulle migrazioni.
Il premio Nobel per la fisica 2021 è stato assegnato a Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann e Giorgio Parisi per il contributo alla comprensione di sistemi fisici complessi.
La poetessa Louise Glück ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura 2020 per la sua inconfondibile voce, capace di rendere universale l’individuale.
Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna hanno ricevuto il premio Nobel per la Chimica 2020 per aver sviluppato un particolare metodo di editing genomico.