La poetessa Louise Glück ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura 2020 per la sua inconfondibile voce, capace di rendere universale l’individuale.
“La sua inconfondibile voce poetica riesce, con austera bellezza, a rendere universale l’esistenza individuale”. Per questo Louise Glück, poetessa nata nel 1943 a New York, negli Stati Uniti, è stata insignita del premio Nobel per la Letteratura 2020.
Chi è Louise Glück
Glück insegna all’università di Yale, nello stato del Connecticut. Ha fatto il suo debutto nel 1968 con la raccolta Firstborn, arrivando presto ad essere acclamata come una delle più influenti poetesse nella letteratura statunitense contemporanea.
Glück ha pubblicato 12 raccolte di poesie e svariati saggi. Tutte le sue opere sono caratterizzate da una grande chiarezza, mentre fra le tematiche principali affrontate dalla poetessa ci sono l’infanzia e le relazioni familiari, oltre ai sogni che a volte non fanno altro che illuderci. Nonostante il peso della sua storia personale nel suo lavoro, Glück è in grado di rendere i suoi racconti universali, facendo affidamento anche sulla mitologia.
Il trionfo di Achille e Ararat hanno consacrato la sua fama negli Stati Uniti e all’estero, ma è con L’iris selvatico che la scrittrice ha ottenuto il prestigioso premio Pulitzer nel 1993. Nella poesia Snowdrops (bucaneve) descrive la miracolosa rinascita della vita dopo la stagione invernale.
I did not expect to survive,
earth suppressing me. I didn’t expect
to waken again, to feel
in damp earth my body
able to respond again, remembering
after so long how to open again
in the cold light
of earliest spring –
afraid, yes, but among you again
crying yes risk joy
in the raw wind of the new world.
Louise Glück
La sua ultima raccolta è stata pubblicata nel 2014, s’intitola Faithful and virtuous night e le ha fatto meritare il National book award. Al suo interno, la poetessa riesce ad affrontare il tema della morte con grazia e luminosità.
Il premio Nobel per la Letteratura nel 2019
L’anno scorso il premio Nobel per la Letteratura era stato assegnato all’autore austriaco Peter Handke per il suo “influente lavoro che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell’esperienza umana”.
Nel 2018 il riconoscimento, insignito ad Olga Tokarczuk, non era stato consegnato a causa dello scandalo che aveva coinvolto l’Accademia svedese, in seguito al quale Jean-Claude Arnault, marito di uno dei membri, era stato condannato a due anni di reclusione per stupro.
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