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Non prendere il sole con il…fico
Raggiungere in breve tempo una tintarella invidiabile diventa fondamentale tanto da rivolgersi ai rimedi casalinghi forse un po’ troppo azzardati, come il fico
E’ arrivata l’estate; e come sempre ci si prepara per una bella
tintarella.
Ormai, l’avversione per i pallori che tanto amavano le nostre nonne
è diffusa; appena si può si scappa al mare o in
montagna, mentre i meno fortunati se ne restano in città, o
sdraiati sui balconi oppure entrando,decisi a perdere il grigiore
cittadino, in uno di quei tanti centri di solarium che ormai hanno
invaso le metropoli.
Il sole, però, non è uno scherzo e bisogna prepararci
con intelligenza ed anche un po’ di dedizione.
Conoscere la propria pelle, graduare i tempi di esposizione ed
evitare pericolose ricette abbronzanti “naturali”, restano le
regole base.
Si deve assolutamente evitare di prendere quel sole che illumina le
nostre giornate perlomeno nelle ore centrali, ossia dalle 11.00
alle 16.00 (ora legale); e soprattutto si devono usare le creme ad
alta protezione. Mai usare una crema dal “bronzage intensive”, a
meno che non vogliamo trovarci nel reparto ustionati dell’ospedale
più vicino.
Nel reparto ustionati, ci finiscono, quasi certamente, ed anche con
gravissime conseguenze, coloro che pensano di poter creare intrugli
stregoneschi, con ricette “fai da te”.
Ricordardiamoci che molti estratti vegetali, come fico, bergamotto
e finocchio selvatico, contengono sostanze fotoattive, le cumarine,
e non devono essere applicati sulla cute come abbronzanti
perché comportano un altissimo rischio di…ustione anche di
terzo e secondo grado, perché non tutto quel che è
naturale fa bene.
Anche i tristemente famosi impacchi con la birra, il cavolo, il
miele, sono da evitare nella maniera più totale!
Il colore della pelle, la sua capacità di assorbimento dei
raggi solari e la soggettiva gradualità con cui la melanina
appare a darci quell’abbronzatura tanto desiderata, rendono una
persona più o meno soggetta a discutibili rossori.
Persone con i capelli biondi o rossi dovrebbero avere l’accortezza
di proteggere a fondo la loro pelle, anche per evitare quei color
aragosta che proprio belli non sono.
Ricordiamoci, che la nostra pelle si abbronza, perchè scatta
un meccanismo naturale. La melanina si attiva per difenderci!
Se noi utilizziamo pastrocchi ed intrugli vari per accelerare la
nostra abbronzatura, può succedere che il processo di
produzione della melanina subisca uno shock talmente violento, per
cui la melanina stessa non riesce ad avere una così rapida
capacità di risposta.
Dunque, buon sole a tutti con intelligenza!
Daniela Bellon
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