
Un esemplare di akalat dalle sopracciglia nere, uccello endemico del Borneo, è stato avvistato sull’isola dopo 172 anni. Una scoperta “mozzafiato”.
Nelle foreste del Borneo è stata scoperta una nuova specie di geco. È stata chiamata Cyrtodactylus hamidyi.
Nella cornice del Borneo, la terza più grande isola al mondo, la biodiversità non smette mai di stupire. Rappresenta probabilmente uno dei punti più caldi della biodiversità terrestre. Decine di migliaia di specie vegetali costituiscono le sue foreste, mentre altrettante specie animali le abitano, molte delle quali non sono ancora state identificate. Un team di ricercatori è partito proprio da questo punto e ha recentemente descritto una nuova specie di geco del Borneo: il Cyrtodactylus hamidyi.
Il geco appena scoperto è stato identificato da un gruppo di scienziati provenienti da Indonesia, Giappone e Stati Uniti. Hanno analizzato i campioni raccolti durante le esplorazioni nel Kalimantan orientale, una provincia nella parte indonesiana del Borneo, e nel Sabah, nella parte malese. “Cyrtodactylus è la scoperta che ha confermato quanto sia necessario sforzarsi per comprendere meglio la straordinaria, e complessa, biodiversità del Borneo” è quanto hanno affermato soddisfatti della loro scoperta.
Il nome che gli è stato attribuito è stato dedicato ad Amir Hamidy, un famoso erpetologo indonesiano, il quale è stato capace di identificare moltissime specie di rettili e anfibi, il tutto in nome della scienza. Così il geco di Hamidy entra a far parte del ricchissimo patrimonio erpetologico del Borneo.
Secondo gli autori l’identificazione del geco di Hamidy è stata relativamente semplice, poiché si differenziava dalle altre per alcune caratteristiche morfologiche come la differenza nel numero di tubercoli, dalle squame ventrali e per la presenza di pori nella fossa pre-cloacale del maschio. Tuttavia sono necessari ulteriori studi per riuscire a rivelare la sua posizione filogenetica e la sua storia biogeografica.
Come detto il Borneo continuerà, grazie agli sforzi dei ricercatori, a rivelarci ancora numerose nuove specie. Tuttavia, negli ultimi decenni, bracconaggio, incendi boschivi, deforestazione e nuove piantagioni industriali stanno mettendo in ginocchio gli ambienti chiave per la sopravvivenza non solo delle specie ma dell’intero ecosistema.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un esemplare di akalat dalle sopracciglia nere, uccello endemico del Borneo, è stato avvistato sull’isola dopo 172 anni. Una scoperta “mozzafiato”.
L’animale, colpito da un cancro incurabile, è stato sottoposto a eutanasia. La conservazione di questa rara specie diventa sempre più difficile.
L’organizzazione ambientalista ha evidenziato i rischi per la biodiversità in occasione del simposio “Verso il bracconaggio zero in Asia”.
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.