Tokyo punta a dimezzare le emissioni di gas serra prodotte nella megalopoli entro il 2030.
Il Giappone è il quinto stato al mondo per emissioni di CO2, ma il governo si è impegnato a raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050.
La governatrice di Tokyo Koike Yuriko ha detto che vuole far conoscere i vantaggi dei pannelli fotovoltaici ai cittadini e lavorare per rendere le energie rinnovabili un elemento chiave degli edifici.
Il Giappone è sinonimo di modernità e tecnologia, perciò non c’è da stupirsi se dalla capitale Tokyo arriva la notizia che tutte le nuove case della capitale nipponica devono avere dei pannelli solari fotovoltaici. In dettaglio, l’ente amministrativo delle megalopoli, noto come Tokyo metropolitan government, ha stabilito che in ogni abitazione costruita dopo l’aprile 2025 si dovrà procedere all’installazione di pannelli fotovoltaici per ridurre le emissioni di gas serra prodotte dalle abitazioni e dalle famiglie. Il regolamento, il primo nel suo genere per una città giapponese, richiede infatti ai costruttori di dotare le case di fonti energetiche rinnovabili.
La maggioranza di voti per la sostenibilità
L’ordinanza è stata approvata dalla maggioranza dei votanti durante una sessione dell’assemblea metropolitana di Tokyo. In seguito alla decisione dell’amministrazione cittadina, le principali imprese di costruzione di alloggi dovranno installare pannelli solarifotovoltaici su edifici con una superficie totale inferiore a 2.000 metri quadrati. Anche gli acquirenti privati di case dovranno collaborare e coloro che appaltano privatamente la costruzione di una residenza di 2.000 metri quadrati o più saranno obbligati a dotarla di pannelli. Il sistema entrerà in vigore nell’aprile 2025 dopo che i residenti saranno stati informati e saranno stati fatti i dovuti preparativi con le aziende interessate.
All new houses in Tokyo built by large-scale homebuilders after April 2025 must install solar power panels to cut household carbon emissions, according to a new regulation passed by the Japanese capital’s local assembly. https://t.co/xQ4HP9qO3n
L’ente locale Tokyo metropolitan government presieduto dalla governatrice Koike Yuriko stima che il costo iniziale di 980mila yen (6.700 euro) per l’installazione dei pannelli da 4 chilowatt possa essere coperto entro dieci anni dai ricavi ottenuti dalle vendite di elettricità e possa essere ulteriormente ridotto fino a sei anni con i sussidi che stanzierà il governo. I sussidi per i costi iniziali saranno forniti anche alle società di leasing così da ridurre l’onere per gli acquirenti di case e promuovere l’installazione di fonti di energia rinnovabile nelle case.
Gli obiettivi climatici di Tokyo
L’energia elettrica prodotta con i pannelli fotovoltaici è particolarmente vantaggiosa anche in termini di benefici ambientali: grazie ad essi si evita l’emissione di CO2, nonché di altri gas responsabili dell’effetto serra, nell’atmosfera. La scelta di Tokyo fa parte di un progetto più ampio dedicato alla sostenibilità della nazione giapponese. Tokyo vuole dimezzare le emissioni di carbonio entro il 2030 rispetto a quelle del 2000; inoltre è stato approvato un budget supplementare di 116,2 miliardi di yen (oltre 800 milioni di euro) dedicato alle fonti rinnovabili, compresi i sussidi per l’installazione dei pannelli.
Koike ha affermato di voler promuovere gli sforzi di decarbonizzazione e spera che l’esempio della capitale sia seguito in tutto il Paese.“Oltre all’attuale crisi climatica globale, affrontiamo una crisi energetica con una prolungata guerra Russia-Ucraina“, ha detto all’assemblea Risako Narikiyo, membro del partito regionale di cui fa parte anche Koike, noto come Tomin first no kai. Non c’è tempo da perdere.
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