Niente lockdown obbligatorio, ma è “fortemente raccomandato” a tutti di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, ovviamente “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospese e non disponibili in tale comune”, proprio come era durante il lockdown della scorsa primavera. E poi:
stop a palestre e piscine, centri benessere e termali, dopo i 7 giorni di osservazione concessi dal governo
didattica a distanza potenziata nelle scuole superiori
niente movida: tutti i locali chiuderanno alle 18
cinema e teatri chiusi
sport consentiti solo a livello professionistico e senza spettatori
Un dolore la chiusura di teatri e cinema. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura pic.twitter.com/q9HnsJYNDe
Sono i contenuti principali del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio, che il premier Giuseppe Conte ha firmato nella notte, e che contiene nuove misure per il contenimento del contagio da coronavirus, che negli ultimi giorni è cresciuto in maniera esponenziale fino a toccare la quota di 19.644 nuovi contagi e 151 decessi nella sola giornata di sabato 24 ottobre. Il dpcm sul coronavirus sarà in vigore fino al 24 novembre.
Tra le altre novità introdotte dal dpcm sul coronavirus, c’è la chiusura di parchi tematici e di divertimento, la sospensione di tutti gli eventi e le competizioni sportive, anche non di contatto, salvo quelle a carattere agonistico e le competizioni sportive riconosciuti dal Coni, il Comitato olimpico nazionale, che torneranno comunque a svolgersi a porte chiuse, senza pubblico. Le manifestazioni di piazza all’aperto saranno ancora consentite, ma solo in forma statica: ok ai sit-in, stop dunque ai cortei. Sospesi tutti i concorsi pubblici.
Didattica a distanza fino al 75 per cento alle superiori
Novità anche sulla scuola: per il primo ciclo di istruzione rimarrà in presenza, mentre “le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9″.
Pugno duro per spettacoli e ristorazione
Per quanto riguarda le forme ricreative, invece, il dpcm sospende gli spettacoli teatrali, i concerti e le proiezioni cinematografiche, anche all’aperto, oltre a chiudere sale giochi e di scommesse. Stop anche a convegni, congressi e altri eventi, ad eccezione ovviamente di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Salvi invece i musei: potranno restare aperti, ma solo con accesso contingentato, tale che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
La situazione è delicata e il numero di contagi diventa preoccupante. Ho alcune cose importanti da dirvi, anche alla luce dei fatti di Napoli. https://t.co/g9gPcHgjya
Un lungo capitolo riguarda le attività di ristorazione. A partire da lunedì 26 ottobre bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie rimarranno aperte solo dalle ore 5 del mattino fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, ma tutte conviventi. Al contrario di quanto previsto nel dpcm della scorsa settimana, dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico (tranne che negli alberghi, ma solo per i clienti della struttura). Sarà consentita invece l’attività di consegna a domicilio e, fino alle 24, l’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
In Africa solo 15 stati hanno vaccinato il 10 per cento della popolazione entro settembre, centrando l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità.
I cani sarebbero più affidabili e veloci dei test rapidi per individuare la Covid-19 nel nostro organismo. E il loro aiuto è decisamente più economico.
L’accesso ai vaccini in Africa resta difficile così come la distribuzione. Il continente rappresenta solo l’1 per cento delle dosi somministrate nel mondo.
La sospensione dei brevetti permetterebbe a tutte le industrie di produrre i vaccini, ma serve l’approvazione dell’Organizzazione mondiale del commercio.