Oasis: cosa aspettarci dalla reunion della band che ha segnato un’intera generazione

Dopo quasi quindici anni, il sogno dei fan si realizza: i fratelli Gallagher hanno fatto pace, gli Oasis tornano a suonare insieme.

Dopo una pausa di quasi quindici anni, la speranza che Liam e Noel, i fratelli Gallagher, tornassero a suonare su un palco insieme non è mai del tutto svanita per i fan di tutto il mondo. E se la speranza è l’ultima a morire, finalmente il 27 agosto alle nove di mattina ora italiana, è arrivata la conferma tanto attesa: gli Oasis tornano insieme per l’Oasis live ’25, un tour di quattordici date nel Regno Unito e in Irlanda, tra luglio e agosto 2025.

Gli Oasis durante uno show musicale.
Liam Gallagher (a destra) e suo fratello Noel Gallagher durante una perfomance live © Des Willie/Redferns/Getty Images

E non è finita qui perché, come riportato in una nota ufficiale della band, sarebbero in corso trattative per aggiungere ulteriori date, anche fuori dall’Europa, anticipando l’inevitabile esaurimento dei biglietti per le date già programmate.

Sembra quindi che i Gallagher abbiano messo da parte le loro note divergenze per riunirsi in una serie di concerti che coincideranno anche con il trentesimo anniversario di (What’s the story) Morning glory?, l’album più celebre della band, rilasciato nell’ottobre del 1995. Ma cosa rende questa reunion così speciale? E perché si è già qualificata sul podio come notizia dell’anno? La risposta sta nel profondo impatto culturale della band e nell’attesa dei fan, che vedono nell’evento non solo una semplice serie di concerti, ma un salto nostalgico in un’era musicale memorabile.

Oasis, uno dei pilastri del britpop anni ’90

Gli Oasis non sono stati solo un gruppo tra i tanti degli anni Novanta, ma anche un simbolo per un’intera generazione, trasformandosi ben presto in un vero e proprio culto. Con album come Definitely maybe e (What’s the story) Morning glory?, la band ha profondamente influenzato il britpop, lasciando un segno duraturo nella musica.

Formatisi a Manchester nel 1991, hanno scalato rapidamente le classifiche con hit come Wonderwall, Some might say e Don’t look back in anger, brani che si possono definire veri e propri inni generazionali. La loro musica ha trovato eco nei cuori di milioni di persone, diventando la colonna sonora di innumerevoli momenti personali e collettivi e definendo il sound della loro generazione.

All’epoca, il loro fascino è stato ulteriormente amplificato dalla rivalità con i Blur, altro gruppo icona del britpop. Questo scontro, noto come “la battaglia del britpop”, ha raggiunto il culmine nel 1995, quando entrambe le band hanno rilasciato i loro nuovi singoli, Roll with it (Oasis) e Country house (Blur), lo stesso giorno.

Nonostante le tensioni esterne, la rivalità più pericolosa per gli Oasis si dimostrò essere quella interna: dopo anni di successo mondiale, vendite di dischi milionarie e concerti davanti a migliaia di fan, i continui litigi tra i fratelli Gallagher portarono alla rottura nel 2009.

Lo scioglimento del gruppo e le carriere soliste

I dissapori tra Liam e Noel erano ben noti nel mondo della musica sin dal loro debutto con l’album Definitely maybe. I due fratelli erano spesso in disaccordo su chi dovesse avere il controllo creativo del gruppo e sulla leadership, dando luogo a frequenti e accesi litigi che divennero una caratteristica distintiva della dinamica interna della band.

L’ultimo concerto – o per meglio dire non-concerto – degli Oasis è stato quello del 28 agosto 2009 a Parigi. Quel giorno, la band avrebbe dovuto esibirsi al Rock en Seine festival per la terzultima tappa del Dig out your soul tour, che si sarebbe concluso due giorni dopo a Milano. Noel Gallagher, però, decise di non salire mai su quel palco, lasciando la band a causa dell’ennesimo diverbio con il fratello Liam avvenuto nei camerini poco prima dell’inizio dello show.

Questo gesto, noto ai posteri come “il litigio di Parigi”, ha dato il via a un lungo periodo di silenzio e scambi di accuse tra i due a mezzo stampa.

La band Oasis negli anni Novanta.
La band degli anni Novanta al completo © Michel Linssen/Redferns

Da allora, entrambi hanno intrapreso carriere soliste con successo moderato e hanno continuato a rimanere comunque sotto i riflettori, alimentando periodicamente il sogno dei fan di rivederli di nuovo insieme.

Le speranze di una reunion sono cresciute negli ultimi anni, a seguito di alcune dichiarazioni: nell’aprile 2020, Noel ha pubblicato Don’t stop, una demo di un vecchio brano inedito degli Oasis, dimostrando che la band aveva ancora musica a cui attingere; Liam, in un’intervista rilasciata nel 2022 al Times, aveva ammesso di volere bene a suo fratello e che gli Oasis non avrebbero mai dovuto separarsi.

I sogni diventano realtà

Il 27 agosto, esattamente un giorno prima dell’anniversario della separazione e due giorni prima del trentesimo anniversario dell’uscita di Definitely Maybe, la reunion degli Oasis è stata confermata dalla band stessa.

L’annuncio ufficiale è stato anticipato domenica sera da un breve video teaser condiviso da entrambi i fratelli Gallagher. Il video mostrava la data 27 agosto 2024 e l’orario 8 a.m., scritti con il caratteristico font del gruppo, evidente segnale di un importante annuncio in vista.

L’Oasis live ’25 tour comprende quattordici date nel Regno Unito e Irlanda durante l’estate del 2025, segnando (per ora) le uniche apparizioni europee della band per il prossimo anno. Le esibizioni avranno luogo nei grandi stadi e parchi, inclusi quattro concerti al Wembley stadium di Londra. I biglietti saranno messi in vendita il 31 agosto 2024 alle dieci ora italiana: le vendite avverranno tramite i principali circuiti, come Ticketmaster UK, Gigs and tours, SEE tickets e Gigs in Scotland per le date britanniche, e Ticketmaster IE per quelle irlandesi.

Ripercussioni e aspettative sulla reunion degli Oasis

I Gallagher hanno dichiarato che questo tour rappresenta una sorta di chiusura del cerchio, senza grandi rivelazioni o cambiamenti nel loro rapporto personale, ma piuttosto una consapevolezza collettiva che “il tempo è giusto”.

Le armi sono state deposte. I pianeti si sono allineati. La grande attesa è finita. Venite a vederlo. Non sarà trasmesso in televisione.

Oasis

Ad oggi, non sono previste nuove registrazioni musicali per il tour e l’attenzione è principalmente sulle hit classiche che hanno definito la loro carriera, scatenando già il “toto scaletta” tra i fan.

Oltre al fascino nostalgico, il tour promette di generare notevoli entrate, stimate in circa 400 milioni di sterline, mentre secondo il Daily Mail, alla band sono stati offerti sessanta milioni di euro per riunirsi.

Per quanto riguarda la vendita dei biglietti, si prevede che saranno esauriti in pochissimo tempo, forse addirittura in pochi secondi. Come sottolinea Kevin McManus, esperto di musica citato dal Mirror, la domanda di biglietti potrebbe superare quella di qualsiasi altro artista recente, inclusa Taylor Swift.

Questo ritorno degli Oasis non solo riaccende l’entusiasmo dei fan di lunga data, ma attira anche nuove generazioni. Da quando il tour è stato annunciato, si è registrato un significativo incremento nell’ascolto della musica degli Oasis: su Spotify c’è stato un aumento del 690 per cento negli streaming a livello globale; ad aver visto il maggiore aumento di ascolti sono stati proprio i brani meno conosciuti.

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