Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Myanmar, stop alle sanzioni. La promessa di Obama a Aung San Suu Kyi
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha promesso di completare l’eliminazione delle sanzioni contro il Myanmar (Birmania). L’annuncio, fatto durante un incontro bilaterale con Aung San Suu Kyi il 14 settembre, fa da scia all’ultima vittoria schiacciante della leader durante le elezioni di novembre e alla transizione del paese verso la democrazia, dopo 50 anni di dittatura militare.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha promesso di completare l’eliminazione delle sanzioni contro il Myanmar (Birmania). L’annuncio, fatto durante un incontro bilaterale con Aung San Suu Kyi il 14 settembre, fa da scia all’ultima vittoria schiacciante della leader durante le elezioni di novembre e alla transizione del paese verso la democrazia, dopo 50 anni di dittatura militare.
Per Obama e per Aung San Suu Kyi, che è a capo della Lega nazionale per la democrazia (Nld) e leader de facto del paese, la rimozione delle restrizioni significherebbe un aumento del commercio tra i due paesi e aiuterebbe a incentivare la crescita di uno dei paesi più poveri del Sudest asiatico.
Sanzioni contro il Myanmar, una svolta nelle relazioni con gli Stati Uniti
La decisione rappresenta un punto di svolta nelle relazioni tra i due paesi, che erano quasi inesistenti fino a cinque anni fa, così come per Aung San Suu Kyi, che di recente aveva supportato le sanzioni per mettere pressione alle forze armate che governavano il paese e che detengono ancora una porzione considerevole di potere.
“Per l’unità c’è anche bisogno di prosperità perché le persone, quando devono discutere sulle risorse limitate, si dimenticano che è importante rimanere uniti”, ha detto Aung San Suu Kyi durante la sua visita a Washington. “Vogliamo assicurarci che il nostro popolo stia meglio a livello economico per rafforzare la nostra politica”.
Buone notizie per gli affari, preoccupazioni per i diritti umani
Le aziende della Birmania, molte delle quali sono sulla lista nera degli Stati Uniti per i loro legami con le forze armate, hanno accolto l’annuncio con entusiasmo. Diversamente hanno reagito i difensori dei diritti umani, che hanno espresso preoccupazione per il processo di democratizzazione e per i diritti umani. Infatti, Aung San Suu Kyi sta ricevendo sempre più critiche per la sua passività nei confronti del dramma dei rohingya. La minoranza musulmana, che non è ufficialmente riconosciuta come gruppo etnico, subisce discriminazioni e violenze in Birmania.
Altri, invece, vedono la mossa di Obama come un tentativo di indebolire l’influenza regionale della Cina che ha supportato il potere militare e che ha gli investimenti principali nel paese.
“Questo si aggiunge all’eliminazione prematura e avventata delle sanzioni contro gli ufficiali militari di alto rango, le aziende legate alle forze armate e i capitalisti”, ha detto Phil Robertson, vicedirettore della divisione Asia di Human rights watch, al New York Times. “Il punto di svolta per il Myanmar è avvenuto quando gli interessi e le considerazioni di realpolitik degli Stati Uniti sulla Cina hanno trionfato sui diritti umani e sullo stato di diritto”.
Comunque molte persone, sia all’interno che all’esterno del Myanmar, terranno gli occhi puntati sulle prossime mosse di Aung San Suu Kyi, che sta lavorando per mantenere la sua promessa di democratizzazione e riconciliazione nazionale nel paese.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.
Presente al corteo l’attivista svedese ha detto: “Non puoi dire di lottare per la giustizia climatica se si ignora la sofferenza dei popoli emarginati”.
Tutti i premi che sono stati assegnati, giorno per giorno, nel campo della medicina, fisica, chimica, letteratura, pace ed economia.