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Obesità e autoipnosi
L’ipnosi può affiancare un approccio educativo alimentare nella terapia del paziente obeso o bulimico.
Con mantenimento dei
risultati a lungo termine, ottenuto tramite l’insegnamento
dell’autoipnosi.
“Ogni ipnosi è essenzialmente autoipnosi” sostengono Cheek e
Le Cron (1968)
Nell’autoipnosi il soggetto riesce a entrare volontariamente in uno
stato di trance ipnotica.
Essa ha lo scopo di sostenere indefinitamente la suggestione
ipnotica prescelta. E’ una vera e propria trance indotta dal
paziente per effetto dei comandi postipnotici dati dal medico.
In stati come l’obesità, il dolore, il tabagismo, si segue
la prassi di istruire il paziente nell’autoipnosi e di prescriverne
la pratica giornaliera nell’intervallo tra le visite, suggerendo
per lo più di continuarne l’applicazione anche dopo la
conclusione della terapia.
Harold B. Crasilneck è stato il primo a riportare nel 1955
la sua esperienza dell’impiego nell’ipnosi per aumentare l’appetito
di pazienti gravemente defedati. Anni dopo pubblica un rapporto in
cui l’ipnositerapia è impiegata per trattare altri disturbi
dell’alimentazione.
Successivamente numerosi autori sottolineano e confermano, sulla
base di ricerche cliniche, l’efficacia dell’ipnosi nel trattamento
dell’obesità. Per tutti questi autori la percentuale di
successi, concretizzati in un notevole dimagramento duraturo,
è tra l’80 e l’85 per cento, il che conferma l’importanza di
una terapia basata sull’ipnosi nel trattamento degli obesi. Tanto
più che l’ipnosi agisce non soltanto per il dimagrimento ma
ha anche notevole influenza sull’immagine del corpo.
Altre esperienze sono state condotte da Harold B. Crasilneck e
James A. Hall nel 1976, e riportano l’80 per cento di dimagramenti
durevoli su 350 pazienti trattati con ipnositerapia, che hanno
perduto in media circa 5 kg di peso corporeo. Kroger valuta al 40
per cento la percentuale dei soggetti da lui trattati con risultato
positivo.
In sintesi l’ipnosi può affiancare un approccio educativo
alimentare nella terapia del paziente obeso/bulimico con
mantenimento dei risultati a lungo termine tramite l’insegnamento
dell’autoipnosi per:
- presa di coscienza dell’immagine del corpo, facendo prendere
coscienza del corpo reale; - creazione di un’immagine corporea ideale mediante
visualizzazioni in stato di coscienza ipnotico; - rappresentazione concreta delle modificazioni corporee con
percezione gradevole della sperimentazione di questo nuovo
campo; - proiezione nel futuro dei benefici secondari che i lnuovo corpo
procurerà; - rinforzare dell’Io.
Luisa Merati
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