Un viaggio nel tempo, in cui la plastica ha cambiato per sempre il nostro rapporto col mare. È lo spunto del docufilm 2050: Cronache Marine.
Ocean film festival Italia 2020, avventure mozzafiato da vivere in poltrona
Surfare tra le onde artiche, incontrare famiglie di megattere e orsi polari. Accade all’Ocean film festival 2020, che quest’anno debutta on demand.
Avventurose traversate oceaniche, esplorazioni sorprendenti, immersioni straordinarie e incontri indimenticabili. Sono le esperienze regalate dall’Ocean film festival Italia 2020, che per la prima volta debutta in streaming e che conferma anche quest’anno la partnership con LifeGate in collaborazione con il progetto LifeGate Plasticless®, nel comune obiettivo orientato alla tutela ambientale.
Impossibile quest’anno replicare il tour delle passate edizioni, che aveva portato in giro per l’Italia i migliori film dedicati agli oceani. E allora a ospitare le otto opere di questa quarta edizione è Itaca on Demand, la prima piattaforma italiana di streaming che raccoglie opere dedicate al mondo outdoor.
Qui, solo fino al 12 dicembre, sarà possibile collegarsi e godere di questa raccolta unica di corto e medio metraggi provenienti da tutto il mondo e sottotitolati in italiano. Opere girate nei luoghi più estremi e meravigliosi del grande gigante blu, per permettere a tutti di scoprire e godere delle sue meraviglie e dei suoi segreti, restando a casa e in compagnia di subacquei, apneisti, surfisti, velisti, nuotatori e oceanografi. Oltre ai film online anche interviste e racconti di ospiti legati al mondo dell’oceano, della natura e degli sport acquatici.
Cartoline dal pianeta blu
Osservare da vicino orsi polari, famiglie di megattere e coralli. Surfare su onde artiche e veleggiare nel bel mezzo dell’oceano indiano. Emozioni da vivere in poltrona con una rassegna che è un vera e propria celebrazione cinematografica dell’ecosistema marino. Un regalo quanto mai prezioso in tempi di pandemia e spostamenti ridotti. Ma anche un tributo importante ad un alleato che ci fornisce il 50 per cento dell’ossigeno che respiriamo, e che noi non abbiamo saputo proteggere abbastanza. Un gigante che occupa il 71 per cento della superficie terrestre, ospita l’80 per cento delle specie viventi, ma che è ancora pieno di mistero. Basti pensare che abbiamo esplorato solo il 20 per cento dei suoi fondali.
E così mentre l’uomo riversa 8 milioni di plastica all’anno negli oceani e con la sua attività provoca l’acidificazione delle sue acque, l’oceano continua ancora a regalarci bellezza e a mitigare le temperature sempre più alte del nostro pianeta.
Come il nostro polmone blu, anche l’Ocean film festival ci offre vere e proprie boccate di ossigeno, mostrandoci la magnificenza e la maestosità di questo ecosistema. Cartoline da un pianeta da difendere e che rischia di mutare drasticamente, se non interveniamo subito con una decisa inversione di rotta.
I film dell’Ocean film festival 2020
In Bare Existence il regista Max Lowe, insieme agli scienziati del Polar Bears International (Pbi), ci guida nella remota provincia canadese di Manitoba, alla ricerca del “re dell’Artico”. Sempre più minacciato dalle conseguenze della crisi climatica e dallo scioglimento dei ghiacci, l’orso polare è ormai ridotto a una condizione di “pura sopravvivenza” (bare existence). Immagini meravigliose che diventano un appello improrogabile per la sua salvaguardia.
Un altro incontro eccezionale è quello che facciamo nel corto Swimming with gentle giants, con cui il fotografo australiano Scott Portelli ci presenta delle sue amiche di lunga data: le megattere che abitano le acque delle isole di Tonga, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico meridionale. Luoghi paradisiaci e ancora incontaminati, in cui scopriamo usi e abitudini di questi immensi mammiferi marini.
Adrenalina e fiato sospeso sono gli ingredienti di due opere che celebrano due degli sport acquatici più emozionanti. Il surf in A Corner of the Earth (Acote – Special tour edit), in cui il surfer Fraser Dovell va alla ricerca dell’onda perfetta nelle solitudini artiche; e il wind surf in Iwt – Riders of the liquid plains, che con una “special edit” in esclusiva per il tour italiano, racconta le spettacolari performance dei migliori windsurfer da onda in gara all’International Windsurfing Wave Tour (Iwt).
Con Mea and the sea viaggiamo nelle profondità degli oceani alla scoperta di relitti e grotte insieme a Franziska, al suo debutto nel mondo dell’apnea; mentre in Deep sea Polynesia ci immergiamo, con un team di subacquei professionisti e di scienziati, nelle acque della Polinesia francese. Un viaggio in uno dei più misteriosi ecosistemi del pianeta alla scoperta di una nuova specie di corallo.
In The tipping point partiamo con Téo, Norman e Julien (Apprendisti Nomadi) per un viaggio in barca a vela dal Sud Africa fino alle remote isole Kerguelen, che metterà a dura prova le loro capacità mentali, fisiche ed emotive fino al momento più critico, il “punto di svolta” (tipping point), a duemila chilometri dalle coste dell’Antartide.
Con humor e leggerezza Camel finds water ci racconta l’insolita avventura di Camel, una pilotina abbandonata e rimessa a nuovo da Trevor, per intraprendere un viaggio di migliaia di chilometri da San Francisco verso la British Columbia, alla ricerca di onde da surfare.
Film da guardare per scoprire habitat lontanissimi, reinnamorarsi del grande gigante blu e trovare una nuova consapevolezza del’atavico legame tra l’uomo e il mare. Profondissimo come gli abissi inesplorati.
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