“Ode al piatto”

“Ode al piatto”, di Pablo Neruda. Da: Odas elementales, 1954…

Piatto,
disco centrale del mondo
pianeta e planetario:
a mezzogiorno,
quando il sole,
piatto di fuoco,
corona
l’alto giorno
piatto
compaiono
sopra le tavole del mondo
le tue stelle
le pletoriche costellazioni
e si riempie di minestra la terra,
di fragranza l’universo,
fin quando il lavoro
non chiama di nuovo i lavoratori
e ancora una volta
la sala da pranzo diventa un vagone vuoto,
mentre i piatti ritornano
nella profondità delle cucine.
Liscio, semplice recipiente
Ti forgiò la sorgente su una pietra,
poi la mano umana
imitò
la cavità
e il vasaio copiò la sua freschezza
perché il tempo col suo filo
lo collocasse definitivamente
tra l’uomo e la vita:
il piatto, il piatto, il piatto,
ceramica speranza
conca santa
esatta luce lunare nella sua aureola,
tonda bellezza di diadema.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
I Limoni

Eugenio Montale, Ossi di seppia (1920-1927)

Agricoltura e poesia

Agricoltura e la poesia sono cresciute insieme. I primi agricoltori provavano amore e stupore per i doni della terra; i primi poeti cantavano questa magia.