L’Ohio ha approvato il diritto all’aborto e legalizzato la cannabis ricreativa

Il 7 novembre si è votato negli Usa. In Ohio approvato il diritto all’aborto e la cannabis, a Philadelphia eletta la prima sindaca donna.

  • Dopo che nel 2022 la Corte suprema ha cancellato a livello federale il diritto all’aborto, la materia è passata ai singoli stati.
  • L’Ohio ha indetto un referendum sull’aborto e il 7 novembre hanno vinto i favorevoli all’inclusione del diritto in Costituzione.
  • In Ohio si è votato anche per la legalizzazione della cannabis a uso ricreativo. Hanno vinto i “Sì”.
  • A Philadelphia eletta sindaca Cherelle Parker, afroamericana e prima donna a ricoprire l’incarico.

Il 7 novembre i cittadini statunitensi sono stati chiamati al voto, tanto per il rinnovo dei rappresentanti politici quanto su temi come l’aborto e la cannabis. Il referendum sull’aborto si è tenuto in Ohio, dopo che nel giugno 2022 la Corte suprema ha cancellato a livello federale il diritto all’interruzione di gravidanza, facendo passare la materia nelle mani dei singoli stati. Se molti stati hanno introdotto in modo automatico disposizioni restrittive sull’aborto, altri come l’Ohio hanno passato la parola ai cittadini per includere questo diritto in Costituzione. E il 7 novembre hanno vinto i “Sì” con il 55 per cento dei voti.

Ohio
Referendum sull’aborto in Ohio © MEGAN JELINGER/AFP via Getty Images

Prima sindaca donna a Philadelphia

Il 7 ottobre è stato giorno di votazioni negli Stati Uniti. Milioni di cittadini sono infatti stati chiamati alle urne per eleggere governatori, assemblee statali e sindaci, in quello che è stato chiamato un mini “super tuesday”, cioè il giorno per eccellenza delle elezioni statunitensi, quello delle presidenziali (in programma il 5 novembre 2024).

In Kentucky e Mississippi il voto ha riguardato i governatori. Nel primo stato l’elezione per un secondo mandato è andata a Andy Beshear, esponente del partito Democratico. In Mississippi è stato invece il Repubblicano Tate Reeves a vincere la corsa, confermandosi per un secondo mandato. 

In Virginia invece i cittadini hanno votato per rinnovare il parlamento, con in palio tutti i 40 seggi del Senato e i 100 seggi della Camera dei delegati. La vittoria è andata al partito Democratico, che ha confermato la maggioranza al Senato ma si è anche preso la Camera. Anche nelle parlamentari del New Jersey l’hanno spuntata i Democratici, mentre per quanto riguarda il voto sui sindaci, le due piazze più importanti dove si è votato sono state Houston e Philadelphia. Nel primo caso sono andati al ballottaggio Sheila Jackson Lee e John Whitmire, entrambi Democratici. Nel secondo ha vinto Cherelle Parker, anche lei del partito Democratico e prima sindaca donna nella storia di Philadelphia.

Diritto all’aborto e cannabis in Ohio

In Ohio i cittadini sono stati chiamati alle urne per esprimersi sul diritto all’aborto. Nel paese il limite per l’interruzione di gravidanza è fissato alla ventiduesima settimana, ma dopo la pronuncia della Corte Suprema che ha cancellato il diritto all’aborto a livello federale lo stato si è ritrovato scoperto in materia dal punto di vista legislativo.

Se una ventina di stati sui cinquanta degli Stati Uniti negli ultimi mesi hanno introdotto in modo automatico leggi restrittive sull’aborto, accorciando di molto le settimane per ricorrervi e definanziando i centri che se ne occupano, in Ohio la parola è stata data ai cittadini attraverso referendum. Il quesito ha riguardato l’inserimento di un emendamento nella Costituzione locale, che di fatto vietasse allo stato di interferire nelle decisioni riproduttive dei cittadini. E il 55 per cento degli elettori ha accolto questa modifica, che riconosce quindi in maniera molto larga il diritto all’aborto.

Sempre in Ohio il 7 novembre si è votato un altro referendum, sulla legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo. Anche in questo caso hanno vinto i “Sì”, rendendo l’Ohio il 24esimo stato americano a pronunciarsi in questo modo.

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