L’Onu ha proclamato il 2025 anno delle cooperative ritenendole di fondamentale contributo allo sviluppo sostenibile.
In Olanda la prima linea di prodotti realizzata con scarti alimentari
Primo esperimento all’interno di un punto vendita della catena Jumbo. La birra fatta con il pane raffermo, la zuppa con verdure ammaccate e il sapone con bucce d’arancia.
Parte dall’Olanda una delle iniziative più creative e pragmatiche per la lotta allo spreco alimentare: a fine marzo è stata infatti inaugurata la prima linea di prodotti interamente realizzata a partire dagli scarti: frutta, verdura, pane che invece di essere gettati, vengono riutilizzati per diventare nuovi prodotti alimentari. Un’intera corsia all’interno di uno dei punti vendita della catena olandese Jumbo, a Wageningen, un centinaio di chilometri da Amsterdam, che offre birra prodotta a partire dal pane raffermo, zuppe con verdure ammaccate, sidro di mele con frutti recuperati, sapone vegetale a partire dalle bucce d’arancia.
L’iniziativa fa parte del più ampio programma lanciato a marzo dal Governo olandese “United against food waste” (insieme contro lo spreco alimentare) e declinata dal gruppo olandese Jumbo e altre 18 aziende che hanno collaborato con la la piattaforma “Verspilling is Verrukkelijk”, letteralmente “i rifiuti sono deliziosi”. Gli sforzi olandesi hanno l’obiettivo di dimezzare lo spreco entro il 2030.
Una linea di prodotti contro lo spreco alimentare
Il progetto che coinvolge sia gruppi pubblici che privati, oltre alle università locali, prevede di realizzare una sorta di laboratorio “sul campo”, che aiuti a comprendere come i consumatori rispondano di fronte a questo tipo di offerte e quali possano essere le azioni da adottare per ridurre lo spreco alimentare della piccola nazione nordica – oggi ai primi posti in Europa. “È molto eccitante poter entrare in un negozio di alimentari e comprare prodotti che contribuiscono ad evitare gli sprechi“, ha affermato Louise Fresco, presidente del comitato esecutivo e del gruppo di ricerca dell’università di Wageningen.
La linea di prodotti realizzata a partire dagli scarti alimentari servirà infatti ai ricercatori per capire quali sono i prodotti che vanno per la maggiore, quale sia il packaging migliore e come promuovere birra e ketchup realizzati con cibo ancora commestibile che altrimenti andrebbe buttato, o tutt’al più trasformato in mangime per animali.
E l’esperimento pare funzionare. Secondo la Thomson Reuters Foundation, che ha intervistato uno degli imprenditori che partecipa al progetto, sono stati più di 700 i prodotti venduti, il doppio delle vendite del reparto dedicato al biologico. Un segnale incoraggiante, che potrebbe aiutarci a ridurre quei 220 milioni di tonnellate di cibo buttate ogni anno.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Vegetariano, di stagione, dai sapori mediterranei, ma anche profumato con spezie che vengono da Paesi lontani: ecco il nostro menù per ricordarci, anche a tavola, che il Natale è unione e condivisione!
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
Cosa deve esserci (e cosa no) nella lista degli ingredienti di un buon panettone artigianale? Cosa rivela la data di scadenza? Sveliamo i segreti del re dei lievitati.
A dirlo è uno studio della Commissione europea che ha fatto una prima stima del potenziale contributo della Pac agli obiettivi climatici.