Secondo un recente rapporto di Greenpeace, la produzione di farina di pesce per l’acquacoltura minaccia i mari e ruba il sostentamento alle popolazioni dell’Africa occidentale.
Olio di palma contaminato con colorante cancerogeno, controlli anche in Italia
Attraverso il sistema di allerta Rasff, il ministero della Salute ha comunicato “il coinvolgimento dell’Italia nella distribuzione di olio di palma proveniente dal Ghana contaminato con Sudan IV”, un colorante vietato cancerogeno e genotossico.
Avviso di sicurezza del ministero della Salute sulla possibile presenza di colorante Sudan IV nell’olio di palma proveniente dal Ghana via Olanda, il cui uso alimentare è vietato.
“Il Sudan IV è stato identificato in più lotti con origine del Ghana, è stato comunque chiesto agli assessorati alla sanità di incrementare i controlli sul territorio nazionale e di effettuare campioni ufficiali per la ricerca del colorante non autorizzato in olio di palma anche in lotti diversi da quelli segnalati dalle autorità olandesi”, si legge nell’avviso del ministero. L’allerta si rivolge agli assessorati alla Sanità delle Regioni e Province autonome, con l’invito ad effettuare gli accertamenti del caso presso le aziende di distribuzione e ad adottare i provvedimenti di competenza.
Circa un mese fa, in ottobre, la Food and Drugs Authority del Ghana ha invitato i consumatori a non utilizzare olio di palma dopo aver rilevato la presenza del Sudan IV nel 98 per cento di 50 campioni di prodotto testati nella capitale Accra. A seguito del ritiro in Gran Bretagna, ad aprile, di un lotto di olio di palma contaminato e senza etichetta proveniente dal Ghana e di un successivo ritiro a luglio, le autorità ghanesi hanno accertato che il fornitore Miva Lifeline Limited non aveva richiesto l’autorizzazione per l’esportazione nell’Ue, dove il Sudan IV non è autorizzato.
Il 30 ottobre 2015 il Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi, Rasff, ha individuato la presenza in Francia di olio di palma del Ghana, proveniente dall’Olanda, ancora una volta contaminato da Sudan IV. Prontamente, Il Fatto Alimentare ha segnalato al Ministero della salute la presenza di diverse marche di olio di palma con la stessa provenienza acquistabili online su siti in lingua italiana, chiedendone la sospensione delle importazioni in via precauzionale.
Si ipotizza che il colorante, utilizzato per tingere di rosso i lucidi per scarpe, le cere e i solventi, venga aggiunto all’olio di palma per farlo sembrare più grezzo, quindi meno trattato e più ricco di antiossidanti benefici per la salute.
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