L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
One like, one forest. Aiuta Favini a tutelare la foresta Amazzonica
Un like, un metro quadrato di foresta tutelato grazie all’impegno di Favini. In occasione della Giornata mondiale della Terra, torna l’iniziativa One like, one forest.
L’Amazzonia brasiliana ritrova un vecchio amico: Facebook. In occasione del 22 aprile, Giornata mondiale della Terra, Favini lancia infatti l’iniziativa One like, one forest: per ogni nuovo “mi piace” sulla pagina Facebook della cartiera italiana più attenta all’ambiente, verrà tutelato un metro quadrato di foresta. L’operazione è svolta in collaborazione con il progetto Foreste in piedi di LifeGate.
Ma perché Favini ha deciso di lanciare questa iniziativa?
One like, one forest: gli alberi sono il nostro futuro
Lo abbiamo detto tante volte: le foreste del mondo, scrigni di biodiversità e casa di tanti popoli indigeni, ci aiutano anche nel difficile compito di tenere a bada il riscaldamento globale. Essendo serbatoi di carbonio, riducono le emissioni nocive in atmosfera e rallentano gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Secondo uno studio pubblicato su Science, fermare la distruzione delle foreste ridurrebbe le emissioni globali dell’8 per cento.
Eppure, i polmoni verdi del mondo sono sempre di più “sotto attacco”, come ricorda un’altra ricerca pubblicata sulla rivista Science Advance: tra 2000 e 2013 il pianeta avrebbe perso il 7,2 per cento delle sue foreste incontaminate, pari a circa un milione di chilometri quadrati. Si tratta di aree sparse tra Canada, Russia e Brasile, dove il trend non accenna a diminuire. Tra 2015 e 2016 nella nazione sudamericana sono andati persi quasi ottomila chilometri quadrati di foresta.
Impegnarsi attivamente a tutelare gli alberi, proteggerli da chi li vuole distruggere, vuol dire provare a invertire questo trend, lottando per mitigare gli effetti del riscaldamento globale e garantendo a tante comunità locali, oltre che a tante specie animali e vegetali, una casa.
L’impegno di Favini per le foreste
Proprio per continuare a proteggere gli alberi del pianeta, nella giornata del 22 aprile Favini ha scelto di promuovere l’iniziativa One like, one forest. Del resto, l’impegno di Favini per l’ambiente non è una novità: tutti i prodotti della cartiera, per esempio, sono prodotti utilizzando il 100% di cellulosa certificata FSC® (Forest Stewardship Council), COC (Chain of Custody) o CW (Controlled Wood). La certificazione FSC® garantisce che i prodotti provengono da foreste gestite in maniera responsabile, garantendo così benefici ambientali, sociali ed economici. Nelle proprie carte, Favini rifiuta categoricamente l’impiego di materie prime provenienti da foreste ad alto valore di conservazione tagliate illegalmente, oppure da aree in cui siano stati violati i diritti civili o tradizionali dei lavoratori e non ci sia stato rispetto dei principi sanciti dall’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro).
Cos’è Foreste in piedi
L’Amazzonia brasiliana, preziosissima e fragile, è l’area verde più estesa del pianeta, con oltre 4 milioni di km quadrati di foresta. LifeGate, grazie al progetto Foreste in piedi con la collaborazione delle ong Avive e di Icei, ne tutela 560 ettari, affidati in concessione d’uso a 27 famiglie della comunità di San Pedro.
Questo piccolo gruppo è composto da circa 150 persone, che possono utilizzare quotidianamente le risorse della foresta e allo stesso tempo imparare a tutelarla. L’obiettivo dell’iniziativa è infatti quello di prevenire e contrastare fenomeni come la deforestazione, gli incendi dolosi, le attività di caccia illegali e altri reati ambientali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.